Papa Francesco istituisce il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale
Un nuovo "Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale", che riunirà dal 1° gennaio 2017 il Pontificio Consiglio per la giustizia e per la pace, il Pontificio Consiglio “Cor Unum”, il Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti e il Pontificio Consiglio della pastorale per gli operatori sanitari. Sotto la sua competenza rientreranno la Giornata mondiale della pace, la Giornata mondiale delle migrazioni e la Giornata mondiale del malato.
Dal 1° gennaio, quindi, gli attuali quattro Pontifici Consigli “cesseranno dalle loro funzioni e verranno soppressi, essendo abrogati gli articoli 142-153 della Costituzione apostolica Pastor Bonus”.
Prefetto del nuovo dicastero sarà il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, attualmente presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace.
“Una sezione del nuovo Dicastero – precisa la Sala Stampa - esprime in maniera speciale la sollecitudine del Papa per i profughi e i migranti. Infatti, non può esserci oggi un servizio allo sviluppo umano integrale senza una particolare attenzione al fenomeno migratorio. Per questo tale sezione è posta 'ad tempus' direttamente sotto la guida del Sommo Pontefice (cfr Statuto, art. 1 §4)”.
“In tutto il suo essere e il suo agire, la Chiesa è chiamata a promuovere lo sviluppo integrale dell’uomo alla luce del Vangelo. Tale sviluppo si attua mediante la cura per i beni incommensurabili della giustizia, della pace e della salvaguardia del creato”.
Si apre così il Motu proprio di Papa Francesco. Il Dicastero, pertanto, nasce per “attuare la sollecitudine della Santa Sede nei suddetti ambiti, come pure in quelli che riguardano la salute e le opere di carità”, e “sarà particolarmente competente nelle questioni che riguardano le migrazioni, i bisognosi, gli ammalati e gli esclusi, gli emarginati e le vittime dei conflitti armati e delle catastrofi naturali, i carcerati, i disoccupati e le vittime di qualunque forma di schiavitù e di tortura”.
Per quanto riguarda la struttura dell’organismo vaticano – che “agisce in stretta collaborazione con la Segreteria di Stato, nel rispetto delle rispettive competenze” –, sarà “presieduto da un prefetto, coadiuvato da un segretario e almeno un sottosegretario, che possono anche essere fedeli laici”.
I compiti del Dicastero
Tra i compiti del nuovo Dicastero vi sono la raccolta di “notizie e risultati di indagini circa la giustizia e la pace, il progresso dei popoli, la promozione e la tutela della dignità e dei diritti umani, specialmente, ad esempio, quelli attinenti il lavoro, incluso quello minorile, il fenomeno delle migrazioni e lo sfruttamento dei migranti, il commercio di vite umane, la riduzione in schiavitù, la carcerazione, la tortura e la pena di morte, il disarmo o la questione degli armamenti nonché i conflitti armati e le loro conseguenze sulla popolazione civile e sull’ambiente naturale (diritto umanitario)”.
L’organismo vaticano “valuta questi dati e rende partecipi gli organismi episcopali delle conclusioni che ne trae, perché essi, secondo opportunità, intervengano direttamente”.
Inoltre, “si adopera perché nelle Chiese locali sia offerta un’efficace e appropriata assistenza materiale e spirituale – se necessario anche mediante opportune strutture pastorali – agli ammalati, ai profughi, agli esuli, ai migranti, agli apolidi, ai circensi, ai nomadi e agli itineranti”; “favorisce e coordina le iniziative delle istituzioni cattoliche che s’impegnano per il rispetto della dignità di ogni persona e l’affermazione dei valori della giustizia e della pace e nell’aiuto ai popoli che sono nell’indigenza, specialmente quelle che prestano soccorso alle loro più urgenti necessità e calamità”.
Sotto la sua competenza rientreranno la Giornata mondiale della pace, la Giornata mondiale delle migrazioni e la Giornata mondiale del malato.