«Venetex? Fiducia e valore al territorio: sono anche i nostri principi»
Un'attenzione importante all’aspetto umano ancor prima dei risvolti monetari: è una delle tante caratteristiche del circuito Venetex che invoglia anche associazioni e cooperative a scegliere di far pare di questa rete sempre più in espansione. E' il caso della cooperativa "Fare il mappamondo".
Non solo positivi risvolti economici, ma anche una spinta per risollevare le imprese locali, immettendo benzina nel motore grazie al valore dei rapporti umani.
Diverse sono le sfaccettature che si creano all’interno del circuito Venetex, che sta allargando la propria rete inglobando non solo aziende, ma coinvolgendo anche associazioni e cooperative che prendono piede vedendo nella moneta “parallela” risvolti positivi per favorire e consolidare relazioni tra persone.
È il caso della cooperativa “Fare il mappamondo”, nata quattro anni fa dall'incontro tra l'associazione il Mappamondo, creata a Chioggia nel 1996 per promuovere il commercio equo e solidale, e l'associazione Fare, fondata nel 2010 e presente a Padova con la bottega di consumo responsabile Corti e Buoni.
«La nostra scelta di sposare questo progetto è riconducibile fondamentalmente a un principio etico – commenta Daniele Prendin, responsabile della cooperativa – Abbiamo intuito che nelle relazioni instaurate in Venetex c’è un accento particolarmente importante sull’aspetto umano, che viene ancor prima dei risvolti monetari ed è estremamente coerente con quelle che sono le massime del commercio equo, ovvero creare contatti e sinergie in una rete ristretta in cui valorizzare lo scambio su base fiduciaria, le specificità e le risorse che ci sono su un territorio».
La cooperativa al momento non ha i numeri per poter stilare un bilancio concreto: pur essendo iscritta da circa un anno, i risvolti positivi dell’essere all’interno di Venetex si sono visti solo negli ultimi sei mesi.
Nella fase embrionale, Fare il Mappamondo ha dovuto assimilare i meccanismi e le dinamiche del circuito per cercare di sfruttare al meglio le risorse e puntare su progetti per animarlo.
Quello che è emerso immediatamente, però, è un interesse di imprenditori o lavoratori che, con il desiderio di allargare i propri orizzonti, stanno gradualmente virando sull’acquisto di beni e servizi scelti con una nuova consapevolezza etica: «Sia al dettaglio che all’ingrosso, ma anche con privati stiamo scoprendo nuovi clienti che fanno acquisti in moneta digitale – conferma Daniele Prendin –È un’occasione per loro, ma anche un vantaggio per noi che possiamo inserirci in nuovi mercati, trovando spazi e aperture di vendita che prima non avevamo».
Si aprono, dunque, nuovi canali di vendita per prodotti che per le aziende rappresentano un “surplus” che non riuscirebbero, altrimenti, a trovare una richiesta all’interno del mercato tradizionale, complice in primo luogo la crisi.
I due punti vendita della cooperativa presenti a Padova e a Chioggia, scegliendo la strada del rispetto per le persone e per l'ambiente, puntano sulla vendita di prodotti provenienti da filiera corta, senza mediazioni commerciali, ma direttamente da piccole aziende.
I clienti possono trovare alimentari biologici freschi o confezionati, detersivi ecocompatibili per la pulizia della casa, prodotti di Libera direttamente dalle terre confiscate alla mafia, altri alimentari e oggettistica tipici delle dinamiche equo-solidali.
Un altro aspetto interessante sottolineato da Daniele Prendin è la possibilità per le aziende che evidenziano un saldo negativo di portare a pareggio il proprio conto semplicemente effettuando vendite presso altri iscritti, a costo zero e senza interessi.
«È un ulteriore incentivo che, mantenendo comunque un grado di oculatezza, invoglia i lavoratori a investire con più serenità. Siamo convinti della crescita costante nei prossimi mesi e anni: la piattaforma si allargherà arricchendosi di altri attori e la possibilità di utilizzare questo credito darà più opportunità di scelta e selezione: proprio come in un mercato tradizionale anche se, ribadisco, Venetex funziona su base fiduciaria. Ma l’eterogeneità degli attori permetterà di spaziare. E tanto più ricca sarà la compagine, tanto di più il circuito potrà funzionare».