Il dentista di Rubano: «Venetex? Ci vuole pazienza, ma ora i frutti iniziano ad arrivare»

E' il best-case più riuscito all'interno del circuito Venetex. La storia dello studio dentistico Fabris-Scarpa-Mazzuchin racconta le sinergie e i rapporti che si possono creare all'interno di questa rete "parallela" di scambi tra aziende.

Il dentista di Rubano: «Venetex? Ci vuole pazienza, ma ora i frutti iniziano ad arrivare»

Durante la conferenza stampa di fine luglio organizzata nella sede di Banca Etica per annunciare un accordo di collaborazione con Venetex per sostenere l’economia del territorio, lo studio dentistico Fabris-Scarpa-Mazzuchin di Rubano è stato citato come uno dei best-case più riusciti del nuovo circuito di credito commerciale.
Di recente ha espanso la sua struttura e per far questo si è servito di aziende già inserite all’interno della rete. Un esempio di sinergia riuscita a livello locale: «Abbiamo ritenuto subito interessante e attraente la proposta per aziende che hanno un potenziale inespresso – spiega Enrico Fabris, uno dei tre titolari - Noi abbiamo colto l’opportunità quando abbiamo pensato di trasferire la nostra attività, che avevamo in un piccolo spazio, all’interno di uno studio molto più grande: questo ha richiesto, ovviamente, un’opera di ampliamento e ristrutturazione notevole e sapendo che all’interno del circuito Venetex esistono aziende con caratteristiche che cercavamo, abbiamo ritenuto interessante usufruire dei loro servizi».

Lo studio dentistico, composto ora da tre titolari, sette medici libero professionisti, sei dipendenti e una stagista proveniente dal Congo, costituisce in effetti la silhouette più calzante per spiegare come opera il circuito Venetex e quali sono i vantaggi per le aziende nell’aderire.

Per ristrutturare gli spazi, i titolari si sono rivolti a un falegname e a un’impresa edile all’interno dello stesso circuito
«Venetex ci ha dato fiducia perché ci ha fatto un credito che noi abbiamo utilizzato con aziende già inserite tipo il falegname che ha realizzato le porte e una ditta edile per i muri di cartongesso – continua Enrico Fabris - Ci siamo trovati bene e in aggiunta abbiamo intrapreso un rapporto con un esperto di comunicazione, con cui già collaboravamo, che ha deciso di inserirsi nel percorso Venetex così da ampliare il numero di ore di corso che sta realizzando con il nostro personale».

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Supporto reciproco di servizi tra aziende con “scambio” di prestazioni lavorative per accrescere la stabilità di un’azienda o per rinnovarsi.
Insomma, per sostenersi reciprocamente tra piccole o grandi imprese, professionisti con partita Iva e associazioni.
Lo studio dentistico, per esempio, ha contattato una fotografa che nei prossimi mesi metterà su il loro sito internet: le soluzioni posso essere molteplici e di varia natura grazie alla duttilità della “moneta” digitale.
Inoltre si stanno aprendo scenari interessanti e che riguardano i singoli clienti: 

«In questi mesi sempre più persone cominciano a pagare in Venetex e dimostra come anche gli utenti stiano trovando benefici, il ritorno di utenza c’è – commenta Fabris - Bisogna avere anche un po’ di pazienza prima di vedere i frutti: noi siamo stati i primi a entrare nella piattaforma, ma solo adesso abbiamo un volume di pazienti che paga in Venetex che ci permette di fare percorsi più sereni e immaginare i prossimi investimenti».

Una delle parole più ricorrenti è fiducia: nel fare un salto nel vuoto in un nuovo progetto, nell’immaginare prospettive serene per il lavoro locale, nella qualità dei servizi delle aziende che fanno parte del pacchetto.
E’ un aspetto fondamentale per Enrico Fabris perché Venetex facilita senz’altro le relazioni tra differenti attori economici, ma per funzionare deve avere al suo interno aziende che forniscono servizi altamente professionali.

«Quando costruisci una casa vorresti essere tu a scegliere, tra numerose proposte, a quale azienda affidare i lavori. Con il nostro studio ci siamo affidati a un’unica azienda ed è andata bene. Questa è un’ottima occasione per poter ampliare l’opportunità lavorativa, ma la qualità dev’essere di base».

«Non è un provvedimento “salva-aziende”, ma più un catalizzatore che velocizza e ottimizza gli investimenti, ma le aziende devono partire da un presupposto sano e solido. E’ una vetrina di aziende con gambe solide che si selezionano».

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