Parte da Carceri "Musica e antiche chiese"
S’inaugura venerdì 28 marzo alle 21 nell’abbazia di Carceri l’edizione 2014 di “Musica e antiche chiese”. La rassegna, promossa dall’associazione Devota & Affettuosa, presieduta dal parroco di Carceri don Andrea Ceolato, propone anche quest’anno una stagione primaverile, con otto appuntamenti fino al 14 giugno, e una autunnale, dal 6 settembre al 26 dicembre.
Il concerto d’apertura sintetizza bene le coordinate dell’iniziativa: cornice meno conosciuta di quanto la sua storia e la sua arte meriterebbero e repertorio tra barocco e classicismo. A eseguire il programma, culminante nel toccante Stabat Mater di Vivaldi, sarà l’orchestra Conserto musico con il contralto Elena Biscuola.
Tra gli appuntamenti successivi spiccano quelli del 18 maggio a villa Corbara Duse Masin a Stroppare di Pozzonovo, dedicato alle “canzoni da battello di Hasse”, e del 25 maggio nell’ex convento di Santa Maria delle Consolazioni a Este, sede dell’Accademia dell’artigianato, con concerti per flauto e clavicembalo di scuola napoletana e veneziana.
In pochi anni, infatti, “Musica e antiche chiese”, lanciata nel 2011 e circoscritta inizialmente alla sola abbazia di Carceri, ha trovato casa, oltre che nei luoghi di culto, in dimore storiche e altri edifici di pregio della Bassa occidentale: «La collaborazione di vari enti pubblici e realtà private ci permette di essere presenti in una dozzina di comuni, tra cui Barbona, il più piccolo della provincia – spiega Francesco Padovani, flautista e coordinatore della rassegna – Nella programmazione consideriamo questo territorio come una città diffusa. L’obiettivo è superare i campanilismi e invitare la gente a spostarsi per ascoltare musica e scoprire luoghi belli ma spesso sconosciuti, pur se dietro l’angolo. Il riscontro in termini di pubblico ci sta dando grandi soddisfazioni, visto che arrivano spettatori anche da fuori provincia».
Tra i segreti del successo della rassegna c’è, ovviamente, la qualità delle esecuzioni: «Grazie al direttore artistico Roberto Loreggian, clavicembalista e organista monselicense di fama internazionale, possiamo contare sulla presenza di musicisti di prim’ordine, si pensi ai violinisti Federigo Guglielmo e Glauco Bertagnin. Strumentisti che partecipano con spirito di amicizia perché credono nel progetto, che vedono come un investimento per la crescita artistica del territorio e la “coltivazione” di nuovo pubblico. Allo stesso tempo, si sentono più liberi nella scelta dei programmi, nei quali non mancano le proposte insolite».