La 'nguria porta tanti giovani sul palco per solidarietà
Gli attori dai 19 ai 33 anni, guidati dalla regista Paola Ciocchetta, portano in scena soprattutto musical, devolvendo gli incassi ad associazioni locali. Prossima data: domenica 5 giugno ad Albarella con il nuovo spettacolo Sposerò una vedova allegra.
Una compagnia teatrale nata dall’entusiasmo e dall’impegno di un gruppo di giovani: è questo il biglietto da visita della Compagnia della ‘Nguria, che quest’anno festeggia il suo decimo anniversario.
L’avventura sul palco è iniziata quasi per caso, nell’agosto del 2005, in occasione della serata conclusiva del camposcuola a Sappada organizzato dalla parrocchia di Ospedaletto Euganeo. Per la festa finale, l’animatrice Paola Ciocchetta, esperta di teatro, propose ai ragazzi di allestire un musical di cui sarebbero stati i protagonisti assoluti: dalla creazione dei testi alla messa in scena. I ragazzi scelsero Cenerentola e il risultato fu tale da stupire non solo il pubblico presente in piazza, ma anche gli stessi attori che, di ritorno dall’esperienza in montagna, decisero di rappresentare lo spettacolo anche in parrocchia.
I genitori lo accolsero con entusiasmo, suggerendo di continuare l’esperienza artistica sotto la guida di Paola, che da quel momento è diventata regista e sceneggiatrice della nuova compagnia. L’ironia, tratto distintivo del gruppo, emerge fin dal nome scelto, La Compagnia della ‘Nguria, che riprende, aggiungendo però un pizzico di freschezza, quello della Compagnia della Rancia, ben noto gruppo di professionisti della scena. L’anguria infatti è un frutto colorato, dissetante e ricco di piccoli semi in cui si nascondono molte potenzialità, proprio come nei ragazzi che, recitando, scoprono i propri talenti.
«Negli anni il repertorio si è allargato valorizzando le capacità di ciascuno dei venti attori tra i 19 e i 33 anni che fanno parte del gruppo – spiega la regista Paola Ciocchetta – e oggi privilegiamo i musical, visto che abbiamo voci molto belle e tanta fantasia nel creare le coreografie». La compagnia porta in scena anche commedie brillanti, sia in dialetto che in italiano, spettacoli per bambini, canzoni e balli degli anni Sessanta e Settanta e uno spettacolo sulla violenza contro le donne. A tutto questo si aggiunge anche l’animazione di piazza in occasione del carnevale di Casale di Scodosia. Il filo conduttore di tutte queste attività è divertirsi e divertire, qualunque sia il tipo di spettacolo proposto e il pubblico presente. A questa missione se ne affianca anche un’altra, altrettanto importante: la solidarietà.
La compagnia si impegna, infatti, in spettacoli di beneficenza, collaborando con associazioni come La Città della speranza, Down autismo e disabilità intellettiva di Monselice e il Centro antiviolenza di Este. «Il nostro motto – afferma Paola – è “La generosità non ha prezzo ma si paga da sé”, per cui siamo felici di mettere la nostra arte al servizio di chi è nel bisogno». Il nuovo spettacolo Sposerò la vedova allegra, che ha debuttato martedì 24 maggio al cinema teatro Farinelli di Este, ha avuto proprio questo intento: l’incasso è stato devoluto all’Associazione down-autismo di Monselice e al Centro antiviolenza di Este.
Domenica 5 giugno invece, la compagnia recita per il quinto anno consecutivo nell’isola di Albarella (Rovigo), all’interno dell’Handicamp, il camposcuola organizzato dal Rotary club di Padova per i ragazzi disabili. Divertimento e sensibilità sono quindi i segreti del mestiere di questi giovani, membri di una compagnia che trasmette il valore del servizio nei confronti di chi, a causa dell’emarginazione, corre il rischio di restare sempre dietro le quinte di questa nostra società.