Veglia dei giovani agli Eremitani. In attesa della Luce
Mercoledì 13 dicembre, alle 20.30, agli Eremitani, per il terzo anno i giovani vivono la loro veglia con il vescovo Claudio. La proposta, a pochi giorni dal Natale, dal titolo “La luce che illumina ogni uomo”, chiude la prima fase del sinodo e dà il via alla seconda, per rispondere all'iniziale domanda “Cosa vuole il Signore per la chiesa di Padova?”
Ormai è divenuto un appuntamento fisso, e al contempo anche la dimostrazione che i giovani vogliono, anzi, chiedono di essere raggiunti con proposte impegnative, di qualità, nelle quali, senza troppi fronzoli, approfondire il loro rapporto con Dio. Con questo spirito si tiene mercoledì 13 dicembre, alle 20.30 nella chiesa degli Eremitani, la veglia dei giovani con il vescovo Claudio. Il titolo dell’edizione 2017 della proposta, giunta ormai al terzo anno, è “La luce che illumina ogni uomo”, citazione del nono versetto del primo capitolo del vangelo di Giovanni.
Una finestra speciale di preghiera, riflessione e silenzio a pochi giorni dal Natale, che arriva a conclusione della prima fase del sinodo dei giovani, durante la quale oltre quattromila ragazze e ragazzi dai 18 ai 35 anni, in ogni angolo della diocesi, hanno cercato di rispondere alla domanda rivolta dal vescovo Claudio a Proszowice e a Klimontov durante la Gmg polacca: «Cosa vuole il Signore per la chiesa di Padova?». L’incontro segna anche l’avvio della seconda fase del sinodo, con il mandato all’assemblea sinodale che nei prossimi mesi sarà chiamata a discernere e a far tesoro delle elaborazioni di centinaia di gruppi sinodali dall’altopiano alle campagne veneziane.
La veglia “La luce che illumina ogni uomo” è organizzata dalla pastorale dei giovani, attraverso un’equipe di giovani coordinata da don Mirco Zoccarato, responsabile diocesano della pastorale dei giovani, don Paolo Zaramella, segretario del sinodo e Giorgio Pusceddu della pastorale dei giovani.
«Proprio in questo momento di attesa del Natale – racconta don Mirco Zoccarato – i ragazzi si attendevano questo momento per ritrovarsi, tutti insieme come giovani, per pregare, esattamente come avviene al termine della quaresima con la Via Crucis dell’Opsa. Questo forte desiderio di continuare è stato confermato dall’elevata partecipazione dei ragazzi gli scorsi due anni, prima quando la proposta anticipava la Gmg con l’arrivo della Croce di San Damiano, e poi l’anno successivo, dopo la Gmg, in preparazione al sinodo».
L’avvento è il tempo di attesa per eccellenza. E questi mesi sono serviti a tantissimi giovani per consolidare, nella riflessione e nello scambio, le loro attese per il futuro. Un termine, “attesa”, molto vicino a un’altra parola: desiderio, il filo rosso scelto per la veglia.
«A introdurci nella preghiera – anticipa don Mirco – sarà infatti il brano del vangelo che racconta il viaggio dei Re Magi, di chi si è messo in cammino per realizzare un sogno». Sulle orme del loro viaggio, che per molti aspetti ricorda le diverse fasi del sinodo, sono chiamati a camminare anche i giovani padovani: «Dall’esperienza della prima fase del sinodo, è invece emerso il forte desiderio dei ragazzi di “starci dentro”, di partecipare e di accettare la sfida. Quante sono le attese di questi giovani: mi viene da pensare a tutte quante. Chi sta aspettando la persona giusta per costruire una famiglia, chi invece la propria strada nella vita, altri di capire davvero qual è la loro vocazione. Tutte queste attese testimoniano il desiderio di bene che hanno questi ragazzi».
La veglia sarà presieduta dal vescovo Claudio, mentre la riflessione del vangelo, su diretta indicazione del vescovo Claudio, sarà guidata dal prete padovano don Giorgio Ronzoni.