Una piazza per ricordare don Vittorio Piccolo, per 45 anni pastore di Chiesanuova
Domenica 27, dopo la celebrazione della messa delle ore 10, l'intitolazione della piazza adiacente la chiesa a don Vittorio Piccolo, per 45 anni parroco di Chiesanuova. Grazie al suo impegno pastorale Santa Maria Assunta può contare sul patronato, il cinema Esperia e le strutture sportive. Ma il suo ricordo è vivo in tutte le famiglie della comunità, che ha accompagnato nei momenti lieti e tristi della vita.
Domenica 27 novembre a Chiesanuova si ricorda don Vittorio Piccolo, parroco per 45 anni, dal 1955 al 2000, della comunità di Santa Maria Assunta.
Una messa, celebrata alle ore 10 cui sono stati invitati i parroci del vicariato, i sacerdoti originari di Chiesanuova e coloro che hanno collaborato negli anni con don Vittorio, l'intitolazione della piazza adiacente la chiesa parrocchiale alle ore 11.15 cui segue poi un brindisi con tutti i partecipanti: così la comunità vuole ricordare la grande opera pastorale portata avanti da don Vittorio.
«A 5 anni dalla sua scomparsa – spiega don Pierpaolo Peron, l'attuale parroco – avvenuta il 28 novembre del 2011, abbiamo pensato di intitolargli la piazza vicino alla sua chiesa e al suo patronato. Parlare di don Vittorio qui in parrocchia è parlare di un'istituzione, di chi ha costruito e guidato la comunità e ha visto generazioni nascere, sposarsi, prendere la propria strada».
«Ci ha guidati per quasi mezzo secolo – afferma Beppe Moro, presidente Circolo Noi e membro del consiglio pastorale – ha portato avanti molti progetti, ha cambiato la parrocchia. Tutte le opere parrocchiali, il patronato, il cinema Esperia, le strutture sportive, le ha volute lui, così come poi la ristrutturazione della chiesa e del campanile, l'acquisto del nuovo organo e la sistemazione del piazzale di fronte la chiesa. L'intitolazione della piazza è il giusto tributo e riconoscimento per una figura così importante per la nostra parrocchia. È anche un messaggio per chi non lo ha conosciuto».
La biografia
Nato a Pozzonovo nel 1922, settimo di otto figli di una famiglia povera (il papà lavora come bracciante in una grande azienda agricola) ma ricca di fede, Vittorio frequenta la scuola elementare e le medie; poi, su suggerimento del parroco del paese, don Antonio Finco, prosegue con la prima e seconda ginnasio. Entra nell'Azione cattolica e manifesta fin da subito una grande fede tanto che il parroco gli propone di proseguire gli studi in seminario.
Il 7 luglio 1946 viene consacrato sacerdote e il 14 celebra la sua prima messa proprio a Pozzonovo. Quindi in agosto viene assegnato provvisoriamente alla parrocchia di San Giuseppe, a Padova e in ottobre passa alla Natività. Qui, grazie a lui, nasce la società sportiva Nativitas, coopera per la costruzione del patronato e viene acquistato il campo sportivo: l'attenzione per i giovani è già un suo tratto caratteristico.
Nella parrocchia di Chiesanuova arriva il 19 novembre 1955, con l'incarico di vicario economo, poi nel giugno dell'anno successivo inizia il suo servizio pastorale vero e proprio.
L'11 luglio 1981 viene nominato monsignore.
«La comunità – continua don Peron – serba il ricordo di un padre che ha accompagnato la vita di ogni giorno, dal battesimo al matrimonio, negli aspetti spirituali, ma anche in quelli più concreti e difficoltosi. Don Vittorio è stato anche il padre che ha costruito materialmente: basti pensare alle strutture della parrocchia. È stato la guida nella vita della comunità, dalla formazione umana, spirituale agli aspetti aggregativi e di crescita personale».
«Aveva grande spirito di coinvolgimento – conclude Beppe Moro – Ha sempre manifestato un senso di comunità e di unione non indifferente. Era un figura molto umile, ma riusciva a trasmettere il suo carisma. Ha visto crescere molti di noi, era uno di famiglia e anche quando ha concluso il suo mandato in parrocchia, nel 2000, per trasferirsi all'istituto Configliachi dove ha portato assistenza spirituale agli ospiti della casa di riposo, ha sempre mantenuto un legame con la sua comunità».