Il cammino dei giovani a Chiesanuova si fonde con gli altri cammini alla scoperta dei frutti dello Spirito
Inizia a Chiesanuova il percorso annuale: quattro settimane per nove mesi alla scoperta dei frutti dello Spirito Santo, tra catechesi, lectio, incontri di gruppo e adorazione eucaristica. Una proposta che fonde insieme tutti i cammini, dai giovani agli adulti, alla scoperta dell’unitarietà. Un’occasione in più per i giovani di essere protagonisti del loro futuro.
Un anno intero per camminare insieme a tutto il resto della comunità alla scoperta dei frutti dello Spirito Santo: amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé.
È stato presentato domenica a pranzo, ai giovani della parrocchia padovana di Chiesanuova, il cammino che li vedrà protagonisti durante tutto il prossimo anno, anno che si concluderà con l’avvio ufficiale del Sinodo dei Giovani indetto dal vescovo Claudio nella cittadina polacca di Proszowice al culmine della Gmg di Cracovia.
«Il cammino proposto quest’anno – spiega il parroco di Chiesanuova don Pierpaolo Peron – è unitario, ed è rivolto a tutta la comunità, anche se ci saranno momenti specifici per ogni gruppo a seconda della loro età».
Il filo conduttore del percorso sarà il capitolo 5 della Lettera ai Galati, nel quale san Paolo elenca i nove frutti dello Spirito, meno conosciuti rispetto ai doni (sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio) ma comunque importanti: «Desideriamo conoscerli – spiega don Pierpaolo – per poterli gustare, per poter entrare in quella pienezza che solo Cristo ha promesso».
Ogni mese, da ottobre a giugno, sarà proposto un frutto, declinato in quattro momenti, per quattro settimane, a cui ciascuno potrà liberamente partecipare.
«La prima settimana ci si incontrerà il mercoledì, con una catechesi introduttiva sul tema. Il lunedì della settimana seguente, invece, il biblista don Andrea Albertin ci farà conoscere il frutto del mese attraverso la lettura di un brano biblico. Il mercoledì successivo gli adulti si incontreranno con gli adulti e i giovani con i giovani per un momento di laboratorio. Il quarto momento coinciderà con il primo giovedì del mese, per l’adorazione eucaristica». Si parte quindi mercoledì 12 ottobre con la catechesi sul “dominio di sé”. A novembre si affronterà la “mitezza” e tra dicembre e gennaio la “fedeltà”.
Il cammino mette insieme proposte già esistenti per rendere più unita la comunità, seppur nelle differenze: «La cosa bella è che chiunque potrà costruire il proprio cammino scegliendo solo alcuni degli incontri. I giovani, ad esempio, fanno fatica a trovarsi più di una volta al mese, ma così potranno incontrarsi in occasione di più serate».
Il percorso annuale permetterà soprattutto agli under 30 di “mettere a frutto” durante i prossimi mesi le esperienze ricchissime che li hanno visti protagonisti durante l’estate.
«Una decina dei nostri ragazzi – annuncia l’educatore Giorgio Osto – ha avuto la possibilità di partecipare alla Gmg di Cracovia. Ognuno conserva nel cuore una parola, un evento o una domanda che ha interpellato la sua identità di giovane, insieme con l’invito del papa a non rimanere sul divano a poltrire, ma di rendersi protagonisti con la propria vita nella vita della comunità che li circonda».
Per Osto, lo spazio dei giovani non è limitato al loro incontro mensile: «I nostri ragazzi sono invitati a intraprendere un cammino soprattutto a livello personale, di crescita all’interno di una comunità che cammina unita». E il Sinodo non è che una delle tappe, per quanto importanti:
«Questa sfida ha dato vigore alla proposta del gruppo, rilanciandolo anche a chi si era allontanato e ai nuovi che ne faranno parte. L’occasione deve essere il trampolino per dare ai giovani le redini del futuro: si devono sentire considerati sempre più parte attiva nella comunità, non più chiusi in unico gruppo».