Una chiesa anche al femminile: innovazione o eredità? Se ne parla l'11 marzo a Camposampiero
Quattro sguardi, quello sociologico, il biblico, lo storico e l'ecclesiologico, per approfondire il tema della presenza della donna nella chiesa, nel passato e oggi esplorando anche le novità del Concilio Vaticano II. Se ne parla ai Santuari Antoniani di Camposampiero l'11 marzo dalle 8.30 alle 18.30.
Una Chiesa anche al femminile: innovazione o eredità? È la provocazione lanciata dal convegno organizzato dalla casa di spiritualità dei Santuari Antoniani di Camposampiero che si terrà l'11 marzo dalle ore 8.30 alle 18.30. Quattro relatrici, moderate da Michele Cassese, docente di storia del cristianesimo all'istituto di studi ecumenici San Bernardino di Venezia, proporranno altrettante riflessioni in una prospettiva sociologica, biblica, storica e ecclesiologica.
«L'idea del convegno – spiega suor Claudia Berton, una delle organizzatrici – nasce dai discorsi del papa sia in relazione al diaconato femminile che più in generale sulla presenza della figura femminile. La giornata è aperta a religiosi e religiose, ma anche a laici e laiche. Lo scopo è ritrovare l'equilibrio: le donne sono già molto attive, non solo nei piccoli servizi concreti di ogni giorno, ma anche nella catechesi o nei consigli pastorali. È necessario fermarsi per fare una riflessione, per questo verranno proposti quattro sguardi intensi e completi con persone di spessore, sia da un punto di vista di ricerca che di conoscenza».
L'analisi sociologica apre il convegno: partendo da ricerche e dati Monica Chilese dell'Osservatorio socio-religioso Triveneto, offrirà alcuni spunti sulla presenza oggi delle donne nella Chiesa. Si passa poi all'aspetto biblico con Roberta Ronchiato biblista della facoltà teologica del Triveneto che cercherà di raccontare quanto dice il vangelo del rapporto di Gesù con le donne. Una carrellata storica sui periodi in cui la donna ha fatto sentire la sua voce nella Chiesa e quelli più silenziosi è affidata a Cettina Militello, teologa, direttrice della cattedra Donna e cristianesimo alla pontificia facoltà teologica Marianum. Il programma si chiude con lo sguardo ecclesiologico, a cura di Serena Noceti, teologa vicepresidente dell'Associazione teologica italiana che porterà alla scoperta delle novità del Concilio Vaticano II e delle sfide che riguardano tutti i battezzati, uomini e donne.
«L'argomento – conclude suor Berton – rischia di creare interpretazioni e fronti distinti: è innovazione o eredità? Nasce oggi oppure era già presente fin dagli inizi e alcuni elementi che rendevano la Chiesa opportunità anche per le donne si sono persi? Ci sarà una risposta al termine del convegno? Le relatrici hanno molto da dire, hanno ampiamente esplorato il loro ambito di azione, il dialogo con i partecipanti poi dovrebbe far emergere una risposta. Di sicuro si tornerà a casa un po' più ricchi. Il convegno infine si tiene a ridosso dell'8 marzo, non in segno di femminismo, ma perché è necessario che ci sia corresponsabilità di uomo e di donna».
Per info e iscrizioni (entro il 7 marzo): tel. 0499303003.