Ritorna a San Francesco un’antica festa mariana e prepara all’anno giubilare
Sabato 21 novembre si fa festa per la Madonna della Salute, anticipata da un triduo di preghiera che comincia il 18. L’anno venturo porterà a San Francesco, oltre alle celebrazioni giubilari, un’altra data solenne: il 16 maggio proprio qui verrà letto solennemente il decreto della Santa Sede che porterà alla riunificazione delle sei province francescane del Nord Italia.
La Madonna della Salute, il 21 novembre, è una ricorrenza sentita il tutto il Veneto, e non solo a Venezia, a ricordo delle tante occasioni in cui la Vergine è stata mediatrice di grazia, materiale e spirituale.
La famosa pestilenza dei primi del Seicento, che divenne la circostanza per pronunciare il voto solenne ancora oggi ricordato, è solo uno dei momenti in cui le genti venete si affidarono alla sua intercessione. Innumerevoli sono le chiese, le cappelle, le immagini a lei dedicate.
Una, particolarmente venerata da oltre quattro secoli, si trova nella chiesa di San Francesco Grande ed è al centro di una festa, celebrata nel passato in modo solenne.
L’immagine, proveniente dalla chiesa di Santo Stefano, sembra sia stata dipinta da Paolino Apollodoro nel 1618, ma sono in corso ulteriori ricerche storico-artistiche, nell’ambito della guida alla chiesa in fase di stesura, per precisarne meglio le vicende.
La chiesa di Santo Stefano, annessa al monastero benedettino le cui religiose avevano il privilegio di nominare il parroco della vicina San Lorenzo, fu soppressa come la parrocchia, negli anni turbolenti della dominazione francese, e andò distrutta. L’effigie passò a San Francesco Grande e fu collocata sull’altare dedicato all’Ascensione, dove tuttora è venerata.
«Un tempo – ricorda il parroco di San Francesco padre Vittorio Bellè – quella della Salute era festa grande, perfino più affollata di quella del patrono, san Francesco. In questo periodo il parroco effettuava la seconda visita alle famiglie. Esisteva anche una confraternita, di cui rimangono in archivio i verbali e le pubblicazioni. Testimonianza della devozione sono anche i monili con cui nei secoli il quadro è stato decorato e gli ex voto che lo circondano. Negli anni Sessanta, quando ero studente a San Giacomo di Monselice, venivamo tutti a San Francesco ad animare le celebrazioni e la chiesa, specialmente nella messa pomeridiana, era stracolma di fedeli. Vorrei ora tornare a proporre questa festa come appuntamento aperto a tutta la città, cogliendo anche l’opportunità per prepararci al giubileo straordinario della Misericordia che si apre tra un mese, l’8 dicembre, nell’altra solennità mariana dell’Immacolata».
Per vivere la festa mariana con serietà e impegno come porta giubilare, e per «lasciarci prendere la mano dalla Madonna – sottolinea il parroco – che ci porti a Gesù, volto misericordioso del Padre e, sperimentando la sua misericordia, andare incontro a ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio» la festa sarà preparata da un triduo che inizierà mercoledì 18 e che prevede alle 18.15 la recita del rosario, il canto delle litanie e la processione con i flambeaux attraverso il chiostro dell’antico convento francescano, a cui seguirà la celebrazione del vespro e della messa, con la catechesi sulla misericordia.
La festa della Salute inizierà sabato 21 novembre alle 7.15 con la messa e le preghiere all’altare della Madonna, seguiranno alle 8 le lodi e l’ufficio di lettura. Altre messe saranno celebrate alle ore 10 e 11 per culminare con la celebrazione eucaristica solenne delle ore 16, preceduta alle 15.30 dall’accoglienza di anziani e malati, a cui partecipa l’Unitalsi cittadina, e la recita del rosario.
Durante la messa verrà amministrato il sacramento dell’unzione degli infermi. Al termine sarà esposto il Santissimo per un breve momento di adorazione e la benedizione dei presenti. Alle 17.30 saranno benedetti i bambini con l’affidamento alla Madonna della Salute. L’ultima solenne celebrazione eucaristica con preghiere alla Madonna è prevista alle 19.15, dopo la celebrazione del vespro delle 18.45.
L’anno venturo porterà a San Francesco, oltre alle celebrazioni giubilari, un’altra data solenne: il 16 maggio proprio qui verrà letto solennemente il decreto della Santa Sede che porterà alla riunificazione delle sei province francescane del Nord Italia.