Pane del corpo, pane dello spirito. Domenica riapre l'adorazione perpetua e nasce la fondazione che gestirà le cucine popolari
Riapertura della chiesa del Corpus Domini con il riavvio dell’Adorazione eucaristica perpetua in città e firma del decreto di istituzione della Fondazione canonica dedicata a mons. Giovanni Nervo e mons. Giuseppe Benvegnù-Pasini: saranno questi i due segni che la Chiesa di Padova porrà in occasione della solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Signore Gesù, domenica 18 giugno 2017.
Riapertura della chiesa del Corpus Domini con il riavvio dell’Adorazione eucaristica perpetua in città e firma del decreto di istituzione della Fondazione canonica dedicata a mons. Giovanni Nervo e mons. Giuseppe Benvegnù-Pasini: saranno questi i due segni che la Chiesa di Padova porrà in occasione della solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Signore Gesù, domenica 18 giugno 2017.
L’annuncio alla città è stato fatto dal vescovo Claudio Cipolla in occasione della festa del patrono di Padova, sant’Antonio (13 giugno). Due segni che la chiesa di Padova pone per dar seguito all’impegno di carità che si riassume nel simbolo del pane che richiama il bisogno e nutrimento spirituale e il bisogno e nutrimento corporale.
L’appuntamento e l’invito per i fedeli della Chiesa di Padova è per domenica 18 giugno alle ore 19 in basilica Cattedrale dove il vescovo Claudio Cipolla presiederà la solenne celebrazione eucaristica cui seguirà la processione eucaristica lungo le vie della città che approderà alla chiesa del Corpus Domini, in via Santa Lucia. La chiesa, in questa occasione, verrà riaperta dopo impegnativi lavori di consolidamento statico resisi necessari a seguito del terremoto del 2012. Con la riapertura sarà riavviata anche l’Adorazione eucaristica perpetua in città.
La chiesa avrà anche un nuovo rettore, nella persona di don Nicola Tonello, direttore spirituale del Seminario Maggiore. Tonello prenderà le redini da mons. Pietro Brazzale, che si ritira per raggiunti limiti di età, a cui va il ringraziamento della Chiesa di Padova per il suo devoto e costante servizio.
«L’Adorazione nella chiesa del Corpus Domini – ha ricordato il vescovo Claudio nel messaggio alla città dei giorni scorsi – vuole essere un segno di venerazione e adorazione, che a sua volta rimanda all’Eucaristia, celebrata ogni giorno nelle chiese di Padova. Questo riferimento all’Eucaristia nella nostra città rimanda anche ai tanti bisogni dello spirito di ogni persona di cui è necessario farsi carico: relazioni, cultura, bellezza, unità, pace».
Nei mesi scorsi il vescovo Claudio ha inviato alle comunità cristiane della città, ai presbiteri, ai diaconi e ai religiosi e religiose una lettera in cui annunciava la riapertura della chiesa, invitava alla partecipazione all’Adorazione perpetua e assicurava anche la propria presenza.
«Con questa iniziativa pastorale, che mi sta tanto a cuore – ha scritto il vescovo – desidero offrire alla città un luogo di preghiera sempre aperto e un’oasi di pace e di riconciliazione. Per questo avrò cura che nella chiesa del Corpus Domini vi siano sempre dei sacerdoti disponibili all’ascolto e alla celebrazione del Sacramento della Riconciliazione».
L’obiettivo è l’apertura sulle 24 ore, ma perché sia garantita la sicurezza del luogo e delle persone che dedicano tempo all’Adorazione eucaristica, specie negli orari notturni, l’Opera diocesana Adorazione perpetua che gestisce e coordina questo servizio sta raccogliendo le adesioni e le iscrizioni per assicurare i turni settimanali.
«L’organizzazione – spiega Maria Letizia Frigo, presidente dell’Opera diocesana Adorazione perpetua – prevede che ci siano almeno due adoratori presenti a ogni ora e quindi circa 300 persone nella settimana». Al momento le adesioni sono 150, comprensive anche di sei comunità religiose, una parrocchia e un’unità pastorale.
Una volta assicurata questa presenza la chiesa potrà rimanere aperta sulle 24 ore. Per questo è necessaria l’adesione e l’iscrizione o la disponibilità a coprire turni “vuoti”. Probabilmente si andrà a regime dopo l’estate.
In questa fase di avvio, dal momento dell’apertura di domenica 18 giugno e per i mesi estivi, l’adorazione è già assicurata con i seguenti orari: lunedì: ore 8-20, martedì: ore 8-22, mercoledì: ore 8-19, giovedì: ore 8-24, venerdì: ore 00-24, sabato: ore 00-13, domenica: ore 11-19
Durante le notti viene aperto alle persone in base ai turni registrati. Ulteriori aggiornamenti e variazioni saranno comunicate nel sito www.adorazioneperpetuapd.it e alla porta della chiesa.
Per dare la propria adesione si può contattare il numero 393 2525853, compilare il modulo sul sito www.adorazioneperpetuapd.it o scrivere a pd.adorazioneperpetua@gmail.com
Oltre all’adorazione eucaristica, nella chiesa del Corpus Domini ci saranno due messe quotidiane, dal lunedì al venerdì alle ore 10 e alle ore 18 (nelle prime due settimane di agosto ci sarà solo la messa delle 10) e il sabato alle ore 10.
Una Fondazione per le cucine popolari
Nella chiesa del Corpus Domini, il vescovo Cipolla, porrà un secondo segno: firmerà il decreto di istituzione della Fondazione canonica intitolata a “Giovanni Nervo – Giuseppe Benvegnù-Pasini” «due presbiteri della nostra Diocesi, fondatori tra l’altro della Caritas italiana, che hanno vissuto nella loro vita e nel loro ministero una sintesi perfetta tra Eucaristia e impegno sociale affinché ogni bisogno trovi nella comunità una risposta efficace e dignitosa».
La Fondazione canonica Nervo-Pasini gestirà le Cucine Economiche Popolari e diventerà il Cantiere di Carità e Giustizia della Chiesa di Padova.
«La Fondazione – ha evidenziato il vescovo Claudio nel messaggio alla città – avrà come scopo quello di dare continuità all’opera di vero e proprio culto e di concreta carità delle Cucine Economiche Popolari; sarà un rinnovato sforzo di coinvolgimento delle realtà parrocchiali, religiose, sociali e del mondo economico accompagnato da una forte azione di sensibilizzazione ai temi della povertà, affinché ogni persona in difficoltà non si trovi sola, ma senta che qui c’è una comunità che nel suo insieme se ne fa carico».
La Fondazione avrà un proprio presidente, un direttore generale e un consiglio di amministrazione, oltre all’assemblea dei partecipanti fondatori e dei partecipanti sostenitori e all’organo di revisione dei conti.
La Fondazione sarà dotata di un patrimonio di beni mobili e immobili e di un proprio fondo di gestione. Possono essere “partecipanti fondatori”, oltre alla Diocesi, le parrocchie della Diocesi di Padova, altri enti ecclesiastici o associazioni ecclesiali di fedeli che contribuiranno entro il primo anno dalla costituzione della Fondazione alla dotazione del patrimonio iniziale.
La Fondazione si pone come strumento di evangelizzazione e di promozione di opere, iniziative di apostolato, di culto, di educazione e sensibilizzazione agli ideali evangelici e ha come scopi principali e iniziali: l’annuncio del Vangelo della carità, e di conseguenza l’accoglienza, l’assistenza e la promozione della persona, continuando l’attività delle Cucine Economiche Popolari, testimonianza di carità nella Città di Padova da oltre un secolo.