La nuova scuola dell'infanzia è diventata realtà

Dopo nove anni di trafila burocratica e di lavori, alla presenza del vescovo Mattiazzo, è stata inaugurata a Fratte di Santa Giustina in Colle la nuova sede della scuola dell’infanzia parrocchiale San Giovanni Bosco. Un momento di festa atteso e partecipato dall'intera comunità.

La nuova scuola dell'infanzia è diventata realtà

L’edificio, ad alta efficienza energetica, riprende le linee delle case padronali della tradizione veneta. È dotato di cinque aule e può accogliere 125 bambini. Vi lavoreranno sei insegnanti e due operatrici.
Nel vecchio asilo, inaugurato nel 1948 e gestito fino al 2007 dalle suore Elisabettine, si trasferirà il centro parrocchiale, ospitato fin dai primi anni Ottanta in una struttura concessa gratuitamente dal comune.

Nove anni di attesa tra burocrazia e lavori
L’iter per la nuova scuola, avviato nel 2005, a causa di lungaggini burocratiche ha visto la posa della prima pietra solo il 16 giugno 2012. Da allora i lavori si sono svolti senza interruzioni, tanto che nel novembre 2013 potevano dirsi pressoché ultimati.
«Durante l’estate tante persone si sono adoperate per arredare la aule e renderle funzionali» ricorda la coordinatrice Laura Golfetto, a testimonianza di come l’opera sia stata fortemente voluta da tutta la comunità parrocchiale e, per questo, condivisa e sostenuta dall’amministrazione di Santa Giustina in Colle e dagli altri enti locali.
Comune, provincia e regione, unitamente alla fondazione Cariparo, hanno contribuito con 910 mila euro al costo complessivo dell’intervento, che supera i 2,6 milioni di euro. La quota rimanente è invece a carico della parrocchia di San Giacomo apostolo.

Una comunità che investe sull'educazione
«Ci siamo assunti un impegno educativo e gestionale alquanto gravoso – ammette il parroco don Giovanni Dal Ponte – Per esserne all’altezza, confidiamo nella Provvidenza e nel sostegno e collaborazione di tutti. Questo progetto, del resto, è anche il segno della vitalità della nostra parrocchia. In un periodo di crisi economica e tagli alla scuola, abbiamo voluto compiere questo importante investimento perché crediamo che l’educazione che i più piccoli possono ricevere in una scuola cattolica sia un passaggio fondamentale per costruire il futuro di questa comunità, come hanno ricordato anche i vescovi italiani nella nota pastorale dello scorso luglio. Ora siamo in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie con una struttura completamente a misura di bambino, con un luogo di aggregazione e di confronto tra genitori e insegnanti. Siamo contenti e orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo, dopo parecchi anni di lavoro e impegno che hanno coinvolto tutto il paese di Fratte».

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