La cura del pianeta e delle persone nel mese del creato
Disponibile il sussidio "Miserere, ascoltiamo il grido del pianeta", curato dalla Fondazione Lanza e dalla commissione Nuovi stili di vita, per vivere al meglio il mese di novembre.
Novembre, mese del creato per la chiesa di Padova. L'appuntamento torna anche quest'anno ed è ormai una tradizione da quando, correva l'anno 2006, il consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana ha istituito la Giornata nazionale per la salvaguardia e la difesa del creato ogni 1° settembre. Padova, da allora, ha preferito riservare alla "questione ecologica" l'intero mese di novembre, per mettere in relazione l'attenzione per l'ambiente con la Giornata del ringraziamento, nella quale le comunità esprimono la loro gratitudine a Dio per i frutti della terra.
Rimane tuttavia immutato l'obiettivo: unirsi da cattolici alle altre chiese cristiane - come auspicato nella Carta ecumenica sottoscritta dal Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) e dalla Conferenza delle chiese europee (Kek) - nel comune impegno a «promuovere atteggiamenti più maturi e responsabili nel rapporto con il creato, collegando strettamente l'"ecologia dell'ambiente" a quella che san Giovanni Paolo II, con sapiente lungimiranza, ha chiamato l'"ecologia umana"».
Un'idea che ha trovato ampio spazio all'interno dell'enciclica Laudato si' che papa Francesco ha dato alle stampe nel giugno del 2015. Il papa sottolinea lungo tutto lo sviluppo del testo come la cura del creato vada di pari passo con il benessere sociale e spiega in particolar modo come la "cultura dello scarto", che minaccia il pianeta e le sue risorse non rinnovabili, rischi di farsi strada anche nelle relazioni interpersonali, facendo dei più deboli degli scarti esattamente come avviene per gli oggetti che non si usano più.
Sono questi i presupposti a partire dai quali la chiesa di Padova anche quest'anno si è preparata a vivere questo mese di novembre. «Accogliamo l'invito a "sostare", declinato nel piano pastorale in corso, anche di fronte alla creazione - ha scritto suor Francesca Fiorese, direttrice dell'ufficio di pastorale sociale nella prefazione al sussidio dedicato al mese del creato - E sostiamo per ascoltare la supplica di pace e di giustizia della nostra terra e dei popoli migranti, sostiamo per riflettere illuminati dal vangelo, sostiamo per ripartire con relazioni nuove che portino il segno della misericordia».
Miserere, ascoltiamo il grido del pianeta è il titolo scelto per il sussidio, disponibile su www.pastoralesociale.diocesipadova.it e curato dalla Fondazione Lanza e dalla commissione Nuovi stili di vita. Si tratta di un percorso offerto a tutte le parrocchie, i vicariati e i singoli gruppi sensibili alla tematica ambientale, in grado di organizzare incontri o iniziative per approfondire le grandi questioni in atto.
Il testo si apre con Vedere, un contributo a cura di Matteo Mascia, coordinatore del progetto di Etica e politiche ambientali della Fondazione Lanza, nel quale vengono messe a fuoco le principali emergenze ambientali del territorio. Un'analisi da cui emergono dati preoccupanti che conducono a una conclusione non più rinviabile: è necessaria un'azione educativa e culturale per far crescere la consapevolezza che suolo, aria e acqua sono beni comuni non rinnovabili di cui tutti devono preoccuparsi. La seconda tappa del sussidio passa poi al Giudicare, grazie a una riflessione etica e teologica di Simone Morandini incentrata sulla Misericordia del Signore per ogni vivente.
Quindi viene il momento dell’Agire, cioè delle buone prassi per il benessere del creato. La parola chiave in questa sezione è concretezza, specie dove vengono elencati tre suggerimenti a livello globale: abbandonare la cultura dello scarto; sostenere un'economia etica che si distacchi dalla semplice logica del profitto; coltivare in modo pulito senza sprechi e forzature sul terreno per incrementare la produzione. Infine viene il tempo per Celebrare tutto questo davanti a Dio, grazie alla traccia completa per un momento di preghiera condivisa. «Prendersi cura della terra che abitiamo, piuttosto che sfruttarla, è semplicemente e unicamente la modalità umana per abitare la terra - conclude suor Francesca - Prendersi cura di sé e delle altre persone, piuttosto che arroccarsi nei propri egoismi, è semplicemente e unicamente la modalità umana per coabitare la terra. In questo mese, che la nostra diocesi dedica alla salvaguardia del creato, ci alleniamo a custodire e agire la nostra dignità umana e la nostra capacità di misericordia».
Il sussidio può essere scaricato qui in digitale; la versione cartacea è disponibile presso l'Ufficio di Pastorale Sociale, e può essere ritirata dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30.