“Il diavolo esiste e promette guarigioni”. Triplicati i casi che hanno bisogno di esorcismo
“Diminuisce la fede e aumenta il numero di chi si rivolge e maghi e occultisti per sconfiggere presunte possessioni del demonio”. Per questo oggi più che mai ha senso parlare di esorcismo. Sarebbero 10 milioni gli italiani, secondo l’Associazione internazionale degli esorcisti, che ricorrono o si sono rivolti ad operatori dell’occulto. Servono più sacerdoti esorcisti.
“Oggi, forse più che mai, ha senso parlare di esorcismo. L’occultismo si espande, apre le porte e il diavolo le spalanca, entrando nella mente e nel cuore dei singoli e spesso appare con le sembianze di una persona gentile, promettendo guarigioni e soluzioni”.
Ne è convinto fra Benigno Palilla, consigliere dell’Aie (Associazione internazionale degli esorcisti). La preoccupazione di fra Benigno, e con lui quella dei suoi colleghi e confratelli, nasce da un dato per certi versi sconcertante: “i casi che oggi hanno bisogno della terapia esorcistica si sono più che triplicati, passando dall’1 al 3%”. Ma ad aumentare sono anche gli italiani che decidono di ricorrere a maghi e stregoni, complice purtroppo “l’affievolimento della fede”, per risolvere i loro problemi e malattie.
Maghi senza scrupoli.
L’allarme, infatti, è partito dall’Aie: “diminuisce la fede ma aumentano le domande di chi chiede aiuto per sconfiggere presunte possessioni del demonio”. Sarebbero 10 milioni gli italiani, secondo l’Associazione degli esorcisti, che ricorrono o si sono rivolti ad operatori dell’occulto, ritrovandosi a comprare amuleti “trova lavoro” a 200 euro e a chiedere consulenze astrali online a 50 euro. E c’è anche chi, sentendosi particolarmente afflitto dalla malasorte, cerca di combattere “il destino avverso” per la modica cifra di 1000 euro.
Non sono nuove le notizie che raccontano di famiglie raggirate da maghi senza scrupoli. Convinte di essere vittime di malefici e “costrette” a pagare migliaia di euro per un antidoto, magari da “santoni” poi denunciati perché estorcevano denaro minacciando malocchio e terribili sortilegi. Il fenomeno ha subìto un’impennata con la crisi economica che ha messo in ginocchio molte persone che si sono ritrovate a cercare lavoro o il cosiddetto “terno al lotto”, chiedendo aiuto all’indovino di turno. Ma a “vincere” sono solo questi professionisti dell’occulto che si riempiono le tasche ai danni di tanta povera gente.
Secondo dati dell’Osservatorio antiplagio si stima in 6 miliardi il volume di affari dell’occulto, ma il dato non trova conferme perché, come spiega Massimo Polidoro, segretario generale del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze), “essendo un mercato che agisce prettamente in nero, qualunque cifra non sarebbe affidabile perché basata unicamente su ipotesi non verificabili”. Lecito pensare, quindi, ad un volume anche maggiore.
Servono più esorcisti.
Alla luce di queste cifre è normale chiedersi se oggi si creda, paradossalmente, più al demonio che a Dio. Un individuo che si rivolge ad un mago o un santone, crede di essere in balìa di forze oscure, ma non crede che possa essere Dio ad aiutarlo. In questo quadro a tinte fosche, è fra Benigno, autore, tra l’altro, del libro “Il diavolo esiste, io l’ho incontrato”, a far entrare una piccola luce di speranza: “Il numero, seppur rilevante, di esorcisti in Italia, non è ancora sufficiente per venire incontro alle tante richieste che abbiamo. E necessario formarne di nuovi, soprattutto attraverso i corsi di formazione, di aggiornamento e stando vicini ad esorcisti più esperti”.
Questa esigenza nasce dal fatto che, “se è vero che sono 10 milioni gli italiani che decidono di rivolgersi all’occulto, è altrettanto vero che quando si accorgono che i maghi e i fattucchieri non hanno risolto i loro problemi, è allora che si rivolgono a noi esorcisti. Così facendo tornano alla fede. Essi si rendono conto che, se è davvero il maligno a disturbare l’esistenza di un individuo, l’unica salvezza è affidarsi alle braccia di Dio e alla sua misericordia”.