I 150 anni dell'Azione cattolica: il 29 aprile in piazza con papa Francesco
"#Ac150 Futuro presente": è questo il titolo scelto per l'evento che aprirà le celebrazioni per l'importante anniversario a cui l'aggregazione laicale presente in 7 mila parrocchie italiane si presenterà con il nuovo assistente: è mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, che colma il vuoto lasciato da mons. Bianchi, scomparso prematuramente lo scorso agosto.

Mancano meno di due mesi all’appuntamento che aprirà ufficialmente le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Azione cattolica italiana, la più antica aggregazione laicale presente in quasi 7 mila parrocchie italiane, con oltre 300 mila aderenti.
Sabato 29 aprile i soci da tutto il mondo (grazie al Forum internazionale di Ac) si stringeranno attorno a papa Francesco, in piazza San Pietro, per l’incontro “#Ac150 Futuro presente” che ha l’obiettivo di ripercorrere la lunga storia dell’associazione e di rilanciarla di fronte alle sfide della società e della chiesa nel terzo millennio. Inizierà così anche la 16° assemblea nazionale che entro il primo maggio eleggerà il consiglio nazionale in carica fino al 2020.
In piazza ci sarà anche mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, nominato sabato 4 marzo assistente generale dell’Azione cattolica, dopo la scomparsa prematura di mons. Mansueto Bianchi avvenuta lo scorso agosto.
«Per un misterioso accordo di circostanze e di eventi, intraprendo questo cammino alla vigilia dell’assemblea nazionale, all’inizio delle celebrazioni per il 150° anniversario di fondazione dell’Azione cattolica italiana – sono state le prime parole di mons. Sigismondi che rimane anche pastore della diocesi umbra – L’associazione, sempre, ha trovato nella chiesa la sua casa e ha cercato nel mondo la sua strada. La casa e la strada sembrano escludersi; in realtà, in questo particolare aspetto si scopre la vocazione dell’Ac: un’associazione impegnata a intrecciare in maniera così stretta, da essere inestricabile, il vangelo e la vita».
Mons. Sigismondi, che il giorno seguente la nomina si è recato a Spello, nella sua diocesi, dove da qualche anno l’Ac gestisce il monastero che fu casa di Carlo Carretto, è stato per molti anni assistente regionale dell’Azione cattolica umbra. E ora si prepara al passaggio di consegne nel consiglio e nella presidenza nazionale e soprattutto all’incontro con papa Francesco.
Al papa, sono le parole del presidente nazionale Matteo Truffelli,
«diremo il nostro desiderio di fare dell’Azione cattolica italiana e di tutte le Ac del mondo uno strumento, semplice ma generoso, per concorrere a realizzare quel “sogno” di chiesa che il papa ha disegnato nella Evangelii Gaudium. Sono certo che ci offrirà preziose indicazioni, di cui faremo tesoro per il futuro».
E proprio guardando alle sfide dell’oggi e del domani, Truffelli aggiunge: «Occorre farsi sempre più chiesa missionaria, vicina alla vita concreta delle persone, alle loro attese di bene, gioie, dubbi e fatiche. E poi diventare promotori di alleanze dentro e fuori la chiesa. Una chiesa sinodale, capace di camminare insieme valorizzando al suo interno il rapporto di fiducia reciproca con i pastori e le altre realtà ecclesiali, ma anche capace di impegnarsi nella società per ricucire un paese sempre più sfilacciato e diviso ricostruendo legami tra persone e territori».
È possibile partecipare all’incontro del 29 aprile attraverso l’Azione cattolica di Padova. La proposta “Flash” prevede la partenza alle 23.30 di venerdì 28 e il rientro a Padova nella serata dello stesso 29 aprile. Info: www.acpadova.it