Gambe in spalla. È già tempo di partire per la Gmg
I 400 giovani che hanno scelto la proposta lunga sono partiti martedì mattina per vivere il gemellaggio con la diocesi di Bielsko-Biala per una settimana. Prima di ricongiungersi con gli altri 1.055 e il vescovo Claudio – lunedì 25 nella piazza di Cieszyn – li aspetta una full immersion ospitati in famiglia nella storia e nelle tradizioni del popolo polacco.
Due viaggi. Due lunghezze temporali diverse. Un unico punto di arrivo: lunedì 25 luglio in piazza a Cieszyn per celebrare tutti insieme la prima eucaristia che suggellerà l’inizio della giornata mondiale della gioventù per i padovani che arriveranno a Cracovia.
1.500 quelli che tra il 19 e il 24 si metteranno in viaggio per raggiungere la Polonia. I primi, più di 400, sono saliti sugli otto pulmann, in partenza da diversi punti della diocesi, martedì alle 5 del mattino.
«Si tratta del “viaggio lungo” che prevede il gemellaggio con la diocesi di Bielsko-Biała – spiega Chiara Boccardo, dell’équipe che ha coordinato l’organizzazione a livello diocesano della gmg – Arriveremo in città verso l’ora di cena; qui, dopo la festa di benvenuto, saremo ospitati nelle famiglie».
La permanenza più lunga vedrà i giovani entrare nella realtà e nella cultura della città ospitante.
Mercoledì 20 affronteranno un’escursione in montagna e celebreranno la messa nel santuario della Madonna desolata; giovedì 21 visiteranno il campo di Auschwitz-Birchenau; venerdì si sposteranno a Wisya, dove celebreranno l’eucaristia e scopriranno le montagne attorno. La giornata di sabato 23 sarà dedicata all’incontro con le opere di misericordia nelle parrocchie della diocesi polacca; mentre la domenica sarà vissuta con le famiglie.
«Il gemellaggio è l’ingresso più graduale all’esperienza della gmg e offre la possibilità di entrare davvero in relazione con i giovani polacchi e il loro modo di vivere la fede – aggiunge la referente – Che è diverso rispetto al nostro. Ricorda la fede dei nostri nonni o genitori: qui c’è molta partecipazione, si esprime la devozione anche con la posizione del corpo. Non è strano vedere giovani inginocchiati che pregano o bambini che vanno a scuola e davanti alle porte aperte della chiesa fanno il segno di croce e la genuflessione. È una fede che si esprime anche nei gesti, mentre da noi è più contenuta».
Ma il senso del viaggio lungo sta anche nel poter gustare appieno l’esperienza dell’incontro mondiale.
«La settimana centrale della gmg è davvero tanto ricca! Il fatto di avvicinarsi più lentamente all’evento per conoscere il posto ospitante, la gente, le tradizioni, la fede è un aiuto in più. A Cracovia arriveranno almeno due milioni di pellegrini: è chiaro il rischio di stordimento e che resti solo il “botto” dell’evento... Capisco, in quest’ottica, chi è contrario a questo tipo di iniziative, chi soffre quando torna e non ritrova nel suo contesto d’origine la vitalità di quella settimana: ecco il perché della proposta di un viaggio lungo e di un percorso “post gmg” che stiamo già pensando a livello diocesano».
Grande l’accoglienza che i ragazzi hanno respirato anche nella fase preparatoria all’evento.
«Quello polacco è davvero un popolo molto attento – sottolinea Chiara – E abbiamo deciso di “celebrarlo” anche entrando nella sua storia. La scelta di visitare i due campi di concentramento sta proprio qui. Pur nella durezza della tappa, che quasi stride con l’idea di festa della gmg, abbiamo la consapevolezza che non si può prescindere dalla storia di un popolo che si va a incontrare, e che ha sulla pelle e nel sangue questa esperienza indelebile».
Nella mattina di lunedì 25 luglio arriverà anche il secondo gruppo di 1.055 padovani.
Nella piazza di Cieszyn, con il vescovo Claudio, si celebrerà l’eucaristia. I pellegrini quindi si dirigeranno a Proszowice, per vivere dalle 19 il festival di benvenuto. La partenza per Cracovia sarà alle 9 di martedì 26 luglio.