Enzo Bianchi si è dimesso da priore di Bose
Enzo Bianchi si è dimesso dalla guida del Monastero di Bose e il consiglio generale ha eletto Fr. Luciano Manicardi come sua nuova guida. "Quando chi porta il peso è affaticato, lascia il primo posto e un altro gli succede", scrive nel comunicato con cui ha annunciato le dimissioni che - , commenta mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio di cardinali (C9) - "rappresentano un gesto di grande rispetto e profondo amore verso la comunità monastica”.
Fr. Luciano Manicardi è il nuovo priore del Monastero di Bose.
Ne dà notizia fr. Enzo Bianchi, fondatore di Bose, al termine del consiglio generale annuale. “Nella festa dei santi abati di Cîteaux, i fratelli e le sorelle professi della comunità, riuniti per il consiglio generale annuale, hanno proceduto – alla presenza del garante esterno p. Michel Van Parys osb, già abate di Chevetogne – all’elezione del nuovo priore secondo quanto previsto dallo Statuto approvato dal vescovo di Biella Gabriele Mana. Ho la grande gioia di annunciarvi che è stato eletto fr. Luciano Manicardi. La comunità, in grande pace, ringrazia il Signore per la sua fedeltà e chiede a tutti voi di partecipare alla nostra gioia e alla nostra preghiera”.
Le dimissioni di Enzo Bianchi: “Un gesto di grande rispetto e profondo amore verso la comunità monastica”.
Così monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio di cardinali (C9), commenta “a caldo” le dimissioni di fr. Enzo Bianchi da priore del Monastero di Bose.
“Apprendo con commozione ed emozione – afferma al Sir Semeraro – la notizia della scelta di fratel Enzo, al quale sono legato da amicizia. È un gesto che esprime un grandissimo senso di paternità. Nel codice generativo, infatti, il lasciar andare dà compimento alla paternità spirituale. Massimo Recalcati ricorda che due sono le parole più importanti sotto il profilo genitoriale: eccomi e vai”. Queste “sono parole iscritte nel nostro dna: la madre deve accettare che il figlio si stacchi dal suo grembo”.
Nella scelta di Bianchi, sottolinea il vescovo, “si può intravvedere anche un insegnamento spirituale di una norma canonica".
"Quella di Paolo VI che fissa al compimento del 75° anno di età la rinuncia agli incarichi pastorali. Enzo Bianchi compirà 75 anni il prossimo anno. Egli certamente non è un vescovo, ma è un padre. La sua decisione la vedo come l’altra faccia della medaglia (spirituale e carismatica) della norma canonica voluta da Paolo VI”.
Il testo integrale del comunicato con cui fr. Enzo Bianchi, priore del Monastero di Bose, dà notizia delle proprie dimissioni.
“Traduntur cervi…”
Epifania del Signore, 6 gennaio 2017
Si dice che i cervi … quando camminano nella loro mandria … appoggiano ciascuno il capo su quello di un altro. Solo uno, quello che precede, tiene alto senza sostegno il suo capo e non lo posa su quello di un altro. Ma quando chi porta il peso (qui pondus capitis in primatu portabat) è affaticato, lascia il primo posto e un altro gli succede.
Questo commento di Agostino al salmo 41 (42) è sempre stato da me meditato, e con queste parole iniziavo la lettera di dimissioni previste nel 2014, alla fine della visita fraterna iniziata a gennaio e terminata a maggio e dopo la revisione economica affidata a una competenza esterna alla comunità. I visitatori fraterni mi hanno chiesto di restare ancora, anche per portare a compimento lo Statuto della comunità, e così ho continuato a presiedere, ma avvertendo più volte i miei fratelli e le mie sorelle che erano gli ultimi mesi del mio servizio e assentandomi sovente, affinché potessero imparare a continuare a vivere senza la mia guida.
Nella storia di ogni nuova comunità monastica il passaggio di guida dal fondatore alla generazione seguente è un segno positivo di crescita e di maturità. Scrive l’Apostolo: “Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere” (1Cor 3,6). La vita continua, la fondazione è stata feconda e di questo ringraziamo il Signore, attendendo il suo giudizio alla fine della storia.
Così è venuto il tempo delle dimissioni annunciate nel capitolo dopo i vespri del 26 dicembre scorso, vigilia della festa di Giovanni apostolo, per il prossimo 25 gennaio, Rivelazione di Gesù Cristo a Paolo apostolo. Così il 26 mattina, dopo la preghiera di epiclesi dello Spirito santo, inizieranno le votazioni per il nuovo priore secondo le norme dello Statuto.