Cosa vuol dire comunità? Quattro incontri per comprenderlo meglio
“Sguardi sulla comunità” è il titolo delle quattro serate formative, rivolte in particolare ai membri degli organismi di comunione, che si sono svolte nel mese di ottobre a Limena. «Gli incontri – racconta don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale – sono nati dal desiderio del consiglio pastorale diocesano di approfondire il significato delle parole “comunità” e “comunità parrocchiale” e ritrovarne bellezza e profondità».
Ogni appuntamento, guidato da docenti della Facoltà teologica del Triveneto e da altri esperti, ha approfondito una prospettiva sulla comunità.
«Gli incontri – racconta don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale – sono nati dal desiderio del consiglio pastorale diocesano di approfondire il significato delle parole “comunità” e “comunità parrocchiale”. Sono termini che usiamo spesso, ma hanno continuamente bisogno di essere riscoperti per ritrovarne bellezza e profondità».
La riflessione all’interno degli organismi diocesani ha manifestato l’esigenza di pensare cammini di formazione rivolti in primis agli organismi di comunione, incentivando successivamente la condivisione e la comunicazione con la parrocchia intera.
«Seguendo il cammino del consiglio pastorale diocesano – continua don Voltan – i destinatari delle serate sono stati prevalentemente i delegati vicariali, che con il passaparola hanno coinvolto qualche membro dei consigli pastorali del loro vicariato. Con una certa sorpresa abbiamo notato una buona partecipazione, per certi versi anche superiore alle nostre aspettative, e fedeltà agli incontri».
«Partecipazione e fedeltà sono ingredienti non scontati. Anche diversi parroci hanno mostrato interesse verso la proposta. Il desiderio che ci ha guidato è quello di alimentare con contributi di spessore e di qualità la riflessione sulla vita delle nostre parrocchie e sul loro futuro, in questa epoca di grandi cambiamenti e trasformazioni».
Per fotografare una realtà complessa, come quella della comunità parrocchiale, è necessario mettere a fuoco elementi diversi e allargare la prospettiva.
«In ogni incontro – spiega il vicario per la pastorale – c’è stata grande ricchezza di spunti e di interpretazioni, difficilmente racchiudibili in poche parole. Il percorso prima ha posto le basi bibliche e teologiche del dono della fede e del credere, poi si è allargato alle forme e al pensiero ecclesiale e alla realtà sociale che stiamo vivendo. Gli ultimi due incontri ci hanno collegato con l’esperienza di chiese sorelle nel mondo, in un rinnovato slancio missionario, e con la prospettiva della ministerialità e del gruppo ministeriale. Credo che il viaggio di ritorno dei partecipanti, lo scambio o le telefonate del giorno dopo, siano l’ulteriore ma necessario passo perché tutta questa ricchezza contamini le nostre vite di credenti e le nostre parrocchie».
Anche papa Francesco, nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, invita a una riflessione sulla comunità parrocchiale
«La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità. Sebbene certamente non sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà a essere “la chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie”» (num. 28).
«Gli orientamenti pastorali di quest’anno – conclude don Leopoldo Voltan – lanciano già una serie di domande aperte sulla comunità parrocchiale, al centro anche dei pensieri del nostro vescovo. Nei primi incontri degli organismi di comunione diocesani il tema si è dimostrato caldo e appassionante, pensando al prossimo rinnovo degli organismi che avrà come orizzonte la centralità di ogni parrocchia. Il desiderio è di ritrovarci ancora a quella tavola dell’immagine, rinnovando la gioia di sentirci fratelli, incrociando le nostre parole di vita, lasciando spazio all’Altro che ci illumina e ci nutre».