Come annunciare il Vangelo con l'arte? A febbraio "Una fede a colori" al Museo diocesano
Sei incontri, tra febbraio e marzo, che introducono all’immagine artistica intesa come prezioso “documento” della Tradizione cristiana e “strumento” per l’annuncio. «L’arte parla di noi a noi stessi, interpellandoci e formandoci – scrive il direttore del Museo diocesano Andrea Nante – Ecco allora che l’incontro con la bellezza artistica può giocare un ruolo decisivo nella proposta di una fede bella e umanizzante». Iscrizioni aperte fino al 31 gennaio
Quando si parla di arte viene immediato, spontaneo pensare alla bellezza, a qualcosa di ameno, a un’esperienza estetica. Sarebbe troppo riduttivo, però, con questa parola ricondurci al solo fatto esteriore, perché la bellezza coinvolge sensi e valori che vanno oltre la registrazione dell’apparenza e va a toccare il vissuto di ognuno, l’esperienza umana fatta di gioie, fallimenti, successi, dolori.
L’arte parla di noi a noi stessi, interpellandoci e formandoci. Ecco allora che l’incontro con la bellezza artistica può giocare un ruolo decisivo nella proposta di una fede bella e umanizzante, poiché ci ricorda che la fede stessa è una questione di gusto («un affaire de goût» come la chiama il teologo belga André Fossion), cioè radicata in un’esperienza sensibile.
Per molte persone esso può costituire una vera occasione di primo/secondo annuncio del vangelo, in senso qualitativo, generativo. Attraverso la sua bellezza l’arte fa risplendere il dono del vangelo, lo fa “sentire buono” a chi lo ha incontrato male, ma anche a chi lo ha già scoperto con interesse e vuole avere ulteriori occasioni di ripensarlo e approfondirlo.
Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium dice proprio questo: «È bene che ogni catechesi presti una speciale attenzione alla “via della bellezza” (via pulchritudinis). Annunciare Cristo significa mostrare che credere in lui e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove. In questa prospettiva, tutte le espressioni di autentica bellezza possono essere riconosciute come un sentiero che aiuta a incontrarsi con il Signore Gesù. Non si tratta di fomentare un relativismo estetico, che possa oscurare il legame inseparabile tra verità, bontà e bellezza, ma di recuperare la stima della bellezza per poter giungere al cuore umano e far risplendere in esso la verità e la bontà del Risorto».
Da anni l’Ufficio diocesano per l’annuncio e la catechesi e il Museo diocesano, propongono attraverso l’equipe di “Arte e catechesi”, appuntamenti, iniziative formative e percorsi laboratoriali rivolti alle varie fasce d’età e a persone di diversa provenienza culturale e sociale, convinti che il linguaggio artistico sia una modalità straordinaria e rivelatrice nella dimensione dell’annuncio. Il corso “Una fede a colori”, che si svolgerà tra febbraio e marzo di quest’anno, intende approfondire alcune competenze per costruire percorsi, laboratori e proposte di incontri con l’arte, facendo sperimentare direttamente ai partecipanti le potenzialità delle espressioni artistiche.
Sei incontri che introducono all’immagine artistica intesa come prezioso “documento” della Tradizione cristiana e “strumento” per l’annuncio; che permettono di acquisire alcuni criteri di utilizzo del linguaggio artistico nell’annuncio e nella catechesi; durante i quali sarà possibile sperimentare alcune dinamiche di incontro di catechesi con l’arte in un orizzonte di secondo annuncio. A chi ci rivolgiamo con il corso di formazione? Ai catechisti dei ragazzi, agli accompagnatori dei genitori, agli insegnanti di ogni ordine e grado, agli educatori e a tutti gli operatori pastorali, in particolare a coloro che seguono un gruppo di adulti e che vogliono valorizzare l’arte nell’annuncio del vangelo.
Andrea Nante
direttore del Museo diocesano di Padova
Il programma. Iscrizioni aperte fino al 31 gennaio
Queste le date e i temi del corso “Una fede a colori. Annunciare il vangelo con le parole dell’arte”:
- martedì 7 febbraio, presentazione e introduzione;
- mercoledì 15, “Quando l’arte si fa rivelazione. Le rappresentazioni religiose”;
- mercoledì 22, “Il metodo: ‘incontrare’ un’opera d’arte”;
- martedì 7 marzo, laboratorio con l’arte diocesana;
- mercoledì 15, “Esperienze di secondo annuncio con l’arte”;
- mercoledì 22, “Elaborazione di un percorso catechistico con l’arte”.
Tutti gli appuntamenti si tengono alle 20.30 al museo diocesano, in piazza Duomo a Padova.
Il corso è coordinato da don Giorgio Bezze, Andrea Nante e dall’équipe diocesana “Arte e catechesi”. Al corso interviene don Antonio Scattolini, del Servizio di pastorale con l’arte (Karis) della diocesi di Verona.
Il corso è a numero chiuso; le iscrizioni dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2017, compilando il modulo presente nel sito dell’Ufficio per l’annuncio e la catechesi.
Informazioni: ufficio per l’annuncio e la catechesi 049-8226103 (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13) e ufficiocatechistico@diocesipadova.it; museo diocesano 049-652855/8761924 (lunedì-venerdì dalle 9 alle 13) e info@museodiocesanopadova.it