Al centro di spiritualità scout di Carceri è tutto pronto per il triduo pasquale
Un triduo pasquale all'insegna dell'immedesimazione nelle pagine che raccontano la passione di Cristo. È la proposta lanciata dal centro di spiritualità scout di Carceri. Sono 180 i ragazzi che si preparano a vivere un'esperienza di fede incentrata sul messaggio d'amore che proviene dalla croce. Non soltanto preghiera e meditazione, ma anche attività di gruppo e laboratori manuali, nella splendida cornice dell'abbazia camaldolese.
Rivivere le pagine più dense e drammatiche del vangelo per scoprire il significato profondo del sacrificio di Cristo. È questa la proposta di fede lanciata quest’anno dal centro di spiritualità scout Giulia Spinello di Carceri in occasione della settimana santa. Un triduo pasquale da assaporare lentamente, all’insegna dell’immedesimazione nei personaggi evangelici che si accalcano attorno alla croce di Cristo.
Alla proposta, intitolata “Perché la vostra gioia sia piena”, hanno aderito 180 ragazzi scout tra i 17 e i 21 anni provenienti dal Veneto, dal Trentino Alto Adige, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna. Per i gruppi delle quattro regioni, giovedì 13 aprile, l’appuntamento sarà in quattro diversi paesi collocati a una quindicina di chilometri dall’abbazia, che gli scout raggiungeranno a piedi, condividendo, come gli antichi pellegrini, le gioie e le fatiche del cammino. Ad accoglierli ci saranno i circa trenta capi scout che gravitano attorno all’abbazia, oltre a don Riccardo Comarella che ne è la guida spirituale.
La rievocazione dell’Ultima cena sarà il tema centrale su cui i ragazzi saranno chiamati a riflettere nel pomeriggio del giovedì santo, immedesimandosi nelle scene del vangelo grazie all’aiuto dei volontari che vestiranno i panni degli Apostoli ripetendo il gesto della lavanda dei piedi. I Dodici prenderanno posto nelle tavole imbandite per condividere la cena ebraica con i ragazzi, a cui racconteranno la propria esperienza di vita accanto a Gesù, prima di partecipare insieme alla messa della sera.
Il venerdì santo, invece, saranno i ragazzi a dover recitare la parte dei vari personaggi che hanno assistito alla morte di Cristo: da Maria al Cireneo, dagli Apostoli al centurione ripercorrendo le stazioni della Via Crucis attraverso i volti, i gesti e le emozioni di chi camminava accanto alla croce. L’attività di gruppo cederà poi il passo a un momento di riflessione individuale in cui i giovani, attraverso il metodo del sogno guidato, dovranno immedesimarsi nella figura di Giuda e decidere se tradire o meno il proprio Maestro.
«Nei panni di Giuda – spiega don Riccardo – i ragazzi scopriranno di essere amati anche se non se lo meritano e incontreranno la grandezza e la pienezza dell’amore di Dio».
Un amore che non lascia indifferenti: sabato mattina, infatti, ciascuno di loro dovrà scandagliare la propria interiorità per capire fino a che punto ha accolto e messo in pratica la proposta di Cristo. Dopo la riflessione sarà la volta dei laboratori manuali attraverso cui preparare i simboli per la veglia della sera: dal cero al pane azzimo, dalle danze ebraiche ai dolci per festeggiare insieme la Pasqua di resurrezione.
Per i giovani scout il Triduo pasquale offerto dal Centro di spiritualità rappresenta quindi sia un’esperienza di crescita interiore, sia l’occasione per riscoprire l’essenza del messaggio di Cristo.