Novità al cinema con “Memory” e “La terra promessa”. Focus: “Un altro ferragosto” di Virzì. Le uscite al cinema della settimana
Al cinema nella prima metà di marzo due titoli importanti da Venezia80
Al cinema nella prima metà di marzo due titoli importanti da Venezia80. Il primo è il dramma sentimentale “Memory” (Academy Two) del regista messicano Michel Franco, con la Premio Oscar Jessica Chastain e Peter Sarsgaard, Vincitore della Coppa Volpi alla Mostra. È la storia, nella New York di oggi, di Sylvia e Saul, due solitudini in cerca di conforto e tenerezza: lei è una madre sola, con lavori precari e con un difficile percorso di elaborazione di abusi subiti in famiglia che l’hanno portata all’alcolismo; lui è un uomo sulla cinquantina, dalla sicura posizione sociale, che però precipita in una vertigine di disperazione nel momento in cui gli viene diagnosticato l’Alzheimer precoce. Sylvia e Saul sono due ultimi, due feriti dalla vita, che insieme provano a non arrendersi e ad affrontare l’incerto domani. Insieme sperimentano una nuova primavera di sentimento. Si innamorano. Film dolente, bellissimo, per adulti. Ancora, La terra promessa. Bastarden (Movies Inspired) del danese Nikolaj Arcel, che con il solidale Mads Mikkelsen – insieme hanno realizzato già A Royal Affair (2012) – ha composto un affresco storico-epico con incursioni nel western esistenziale. Il film racconta l’impresa dell’ex capitano militare Ludvig Kahlen, che ottiene dal re il permesso di coltivare le algide terre del Nord. Molte le difficoltà da fronteggiare: dall’invidia dei nobili locali ai bracconieri, compresa la natura aspra e inospitale, che non fa sconti. A motivare la sua marcia, non solo la determinazione (a tratti cieca), ma anche due incontri che cambieranno corso alla sua esistenza. Un’opera struggente, di grande fascino e sostanza. In uscita con Medusa “Race for Glory. Audi vs Lancia” di Stefano Mordini, prodotto e interpretato da Riccardo Scamarcio. Il film, su cui torneremo, racconta la gara tra le scuderie Audi e Lancia nel campionato di rally del 1983. Nel cast Daniel Brühl, Volker Bruch e Gianmaria Martini.
Virzì torna a Ventotene. Una lunga esitazione, durata quasi tre decenni: dal 7 marzo è nei cinema con 01 Distribution “Un altro ferragosto”, atteso sequel della commedia amara, amarissima, “Ferie d’agosto” (1995) di Paolo Virzì. Il regista livornese fa ritorno all’isola di Ventotene insieme a quasi tutti gli storici interpreti – Sabrina Ferilli, Silvio Orlando e Laura Morante –, omaggiando gli amici scomparsi troppo presto: Piero Natoli ed Ennio Fantastichini. Insieme a loro alcune new entry: Christian De Sica, Vinicio Marchioni ed Emanuela Fanelli. Con “Un altro ferragosto” Virzì mostra le disavventure di due famiglie, i Molino e i Mazzalupi, espressione di un’Italia sciatta e allo sbando. Un affresco umano, politico-sociale, marcato da miseria e povertà valoriali. A funzionare sono soprattutto le scene corali: lì c’è ritmo, coinvolgimento e trasporto. E in questo Virzì è maestro, bravissimo, proprio come in “Siccità”. Al di là di qualche debolezza o furbizia nell’impianto narrativo, il film funziona per soprattutto per lo sguardo di Paolo Virzì, così acuto, irresistibile e “feroce”, mai banale. Un autore che onora la tradizione della commedia all’italiana.