Novità al cinema con “May December”. Focus: “Priscilla” di Sofia Coppola
Negli stessi giorni in sala anche il thriller di matrice sociale “Sopravvissuti” del regista francese Guillaume Renusson: un “cammino della speranza” nei territori innevati al confine tra Italia e Francia, una storia di solidarietà e accoglienza
In sala dal 21 marzo. Tra i titoli in evidenza “May December” (Lucky Red), firmato dal regista-sceneggiatore statunitense Todd Haynes. Tra i suoi film più noti “Lontano dal paradiso” (2002), “Io non sono qui” (2007), la miniserie “Mildred Pierce” (2011) e “La stanza delle meraviglie” (2017). “May December” è stato presentato in competizione al 76° Festival di Cannes (2023) e ai recenti Academy Awards era candidato per la miglior sceneggiatura originale, protagoniste le vincitrici del Premi Oscar Natalie Portman e Julianne Moore. Un racconto che si muove tra thriller psicologico e dramma sentimentale con pennellate mélo, liberamente ispirato a un fatto di cronaca negli Stati Uniti. Il film racconta il progetto cinematografico di una nota attrice, Elizabeth (Portman), che decide di portare sullo schermo la controversa vicenda di Gracie (Moore), che vent’anni prima aveva avviato una relazione con un minorenne, Joe (Charles Melton), sconvolgendo l’opinione pubblica, rimanendo incinta e scontando una pena detentiva per abusi. Negli anni Gracie e Joe si sono sposati, costruendo un equilibrio familiare. L’arrivo di Elizabeth ridesterà malesseri e verità sottaciute. Haynes maneggia in maniera abile una materia scivolosa e incandescente, puntando su una regia psicologica e due interpreti eccellenti.
Negli stessi giorni in sala il thriller di matrice sociale “Sopravvissuti” del regista francese Guillaume Renusson, con Denis Ménochet e Zar Amir Ebrahimi. Un “cammino della speranza” nei territori innevati al confine tra Italia e Francia, una storia di solidarietà e accoglienza raccontata con ritmo serrato. Infine, in sala il 24 marzo con I Wonder Pictures “Quarto potere” (“Citizen Kane”, 1941), capolavoro di e con Orson Welles, che esplora le pericolose connivenze tra politica, potere e media.
Priscilla ed Elvis. In Concorso a Venezia80, dove ha ottenuto la Coppa Volpi per la miglior attrice Cailee Spaeny, arriva in sala il biopic “Priscilla” (Vision Distribution) di Sofia Coppola. Prendendo le mosse dalla biografia “Elvis and Me”, il film è un viaggio sentimentale nell’età verde di Priscilla Beaulieu divenuta poi la moglie del re del rock’n’roll Elvis Presley. A interpretarli due attori in ascesa: Cailee Spaeny (“Omicidio a Easttown”) e Jacob Elordi (“Saltburn”). La regista mette in luce la tenerezza di un amore innocente, “ingenuo”, impreparato alle sfide di una società dello spettacolo feroce e fagocitante. Il film “Priscilla” sembra avvicinarsi a “Maria Antonietta”, film di Sofia Coppola del 2006 che raccontava la gabbia dorata della regina di Francia: una giovane donna che pensava di vivere un amore, ma si è trovata in una selva di spine. La Coppola convince per lo stile di regia, per il suo sguardo indagatore ma mai provocatore, così come per la sua cura del dettaglio, senza però perdere il senso del racconto. Un film raffinato e introspettivo, cui non manca smalto glam e ruggito rock(pop). Consigliabile, problematico, per dibattiti.