In sala dal 6 giugno “Kinds of Kindness” di Yorgos Lanthimos. Le uscite al cinema di questa settimana

Una “favola” nera, feroce, sviluppata in tre atti e ammantata da riflessioni sulle relazioni umane in chiave grottesca

In sala dal 6 giugno “Kinds of Kindness” di Yorgos Lanthimos. Le uscite al cinema di questa settimana

Con “Kinds of Kindness” siamo distanti, decisamente distanti, dalla narrazione di “Povere creature!” (2024) oppure “La favorita” (2018), titoli con cui il regista greco Yorgos Lanthimos si è imposto all’attenzione di critica e pubblico, facendo incetta di riconoscimenti. Con “La favorita” Lanthimos ha conquistato il Gran premio della giuria a Venezia75 e fatto vincere a Olivia Colman l’Oscar come miglior attrice, con “Povere creature!” ha vinto il Leone d’oro a Venezia80 e permesso alla sua musa Emma Stone di agguantare il secondo Premio Oscar.

A pochi mesi dal trionfo di “Povere creature!”, Lanthimos ha partecipato in gara al 77° Festival di Cannes con “Kinds of Kindness” – dove in passato aveva presentato “Il sacrificio del cervo sacro” (2017) e “The Lobster” (2015) –, targato Searchlight Pictures (universo Disney), film che vede protagonisti Emma Stone, Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley, Hong Chau, Joe Alwyn, Mamoudou Athie e Hunter Schafer. Si tratta di una “favola” nera, feroce, sviluppata in tre atti e ammantata da riflessioni sulle relazioni umane in chiave grottesca.

La storia. Il primo episodio ruota attorno a un uomo che prova a governare la propria vita, a prenderne il controllo; il secondo segue un poliziotto assalito dal dubbio che la donna che vive in casa con lui non sia davvero sua moglie; il terzo mette a tema le vicende di una giovane donna che si allontana dal marito e dalla figlia per aderire a una setta.

“Credo sia interessante osservare – ha spiegato il regista – il modo in cui una persona è convinta di essere in controllo della propria vita o di essere libera di decidere. Poi, quando le viene data la libertà assoluta, fatica ad affrontarla e a gestirla. È un microcosmo della vita reale: parla di come individui apparentemente privi di qualsiasi potere possano riuscire a controllare persone che invece sembrano molto più forti”.

Entrando nelle pieghe del racconto emerge un trittico di storie tenute insieme dallo stesso filo tematico, appunto le relazioni umane giocate tra libertà, dinamiche di potere e controllo. Il copione si muove ambiguo, fumoso, spiazzando lo spettatore con scelte marcate da raptus di violenza, follia o gratuità. L’impianto narrativo incede in maniera claudicante, oltre che problematica. Gli attori in campo si mettono generosamente a disposizione di Lanthimos che però sembra intento a orchestrare un circo di stranezze e bizzarrie dell’umano.

“Kinds of Kindness” è un’opera che perde la sua carica provocatoria per smarrirsi in un vacuo esercizio di stile, di regia. Proprio per tali motivi, dopo il sorprendente “Povere creature!”, “Kinds of Kindness” risulta nella filmografia di Lanthimos più che un guadagno un chiaro passo falso, un inciampo. Peccato! Film complesso, problematico, per dibattiti.

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Fonte: Sir