Al cinema dal 13 ottobre “Francesca Cabrini” con Cristiana Dell’Anna e Giancarlo Giannini. Le uscite al cinema di questa settimana

Il biopic dedicato a santa Francesca Saverio Cabrini (1850-1997), fondatrice della congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, la prima cittadina statunitense a essere canonizzata e riconosciuta come la patrona degli emigranti

Al cinema dal 13 ottobre “Francesca Cabrini” con Cristiana Dell’Anna e Giancarlo Giannini. Le uscite al cinema di questa settimana

Negli Stati Uni è uscito nella primavera del 2024, forte del successo dello stesso team creativo-produttivo di “The Sound of Freedom. Il canto della libertà”. Parliamo di “Francesca Cabrini”, biopic dedicato a santa Francesca Saverio Cabrini (1850-1997), fondatrice della congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, la prima cittadina statunitense a essere canonizzata e riconosciuta come la patrona degli emigranti. A dirigere l’opera è Alejandro Monteverde – suoi “Bella” e “Little Boy” –, protagonista un’intensa Cristiana Dell’Anna affiancata dai validi Giancarlo Giannini, Romana Maggiora Vergano, John Lithgow e Federico Ielapi. Tra i produttori Angel Studios, realtà legata al successo della serie “The Chosen”; al progetto ha collaborato anche la famiglia Bocelli: Veronica Berti Bocelli produttrice esecutiva, mentre Andrea Bocelli e la figlia Virginia sono interpreti della canzone originale “Dare to Be”. “Francesca Cabrini” arriva nelle sale italiane dal 13 ottobre con Dominus Production.

La storia. Codogno fine ‘800, Francesca Cabrini è una giovane suora con vocazione missionaria. Vorrebbe recarsi in Cina per aiutare i più poveri ed evangelizzare. La sua richiesta viene accolta parzialmente da papa Leone XIII: le viene accordato di partire ma non per l’Asia bensì per l’America del Nord, New York. Appena sbarcata, Francesca Cabrini si imbatte subito in condizioni di estrema povertà, ma anche nelle minacce della criminalità locale, nell’ostruzionismo dell’amministrazione comunale come pure nel tiepido sostegno della diocesi. Tutti elementi che, però, non arrestano il suo coraggio e la sua determinazione…

“Dalle tante biografie lette – ha sottolineato Cristiana Dell’Anna – emerge il ritratto di una giovane donna che sognava la libertà di poter scegliere. Una donna che non voleva essere comandata da nessuno. Siamo in un’epoca in cui tante donne, come lei, cambiano le carte in tavola, ad esempio Eleonora Duse o Matilde Serao. Cabrini lo fa a modo suo, nel suo ambito: attraverso il suo essere missionaria decide il proprio destino, progetta la sua vita”. Già da queste parole emerge con chiarezza la linea del racconto del film “Francesca Cabrini”. Ci troviamo davanti a una narrazione che unisce le pagine della Storia, quelle della protagonista e di un Paese, gli Stati Uniti, avvitati in una vertigine di vorticosa urbanizzazione, insieme al carisma religioso di una futura santa che si distingue per la sua propensione alla cura del prossimo, dei dimenticati. Dal racconto emerge vibrante un ritratto di donna, di religiosa, capace di abitare le regole sociali del suo tempo, ma anche di saperle “sovvertire” a favore di un disegno più grande, di un orizzonte di senso. In questo, il film si fa portatore di una suggestione ariosa, giocata in chiave femminista contemporanea, parlando anche alle giovani donne odierne, a non arrendersi dinanzi allo status quo o ai rigurgiti della cultura patriarcale. Nell’insieme, la messa in scena è accurata e imponente, per un’opera che più che un biopic si direziona verso il kolossal religioso con la sua durata di 142 minuti, tra slanci da film di impegno civile e racconto ispirazionale. Forte di un’interpretazione grintosa e convincente, quella di Cristiana Dell’Anna, il film brilla anche per i sempre più bravi Romana Maggiora Vergano e Federico Ielapi. Raccomandabile, realistico, per dibattiti.

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Fonte: Sir