Legalità & Corruzione

I Carabinieri e l’ Università di Padova organizzano mercoledì 15 maggio dalle 10, nell’Aula Magna di Palazzo del Bo, il convegno “Economia delle mafie e territorio” che intende affrontare il tema della presenza delle organizzazioni di tipo mafioso in una prospettiva multidisciplinare, mettendo a confronto forze dell’ordine, magistratura, studiosi, operatori economici e ordini professionali.

«Ci sono sacchi bianchi con la descrizione stampigliata del codice dei rifiuti lungo il cantiere di Pedemontana Veneta» hanno segnalato negli ultimi giorni alcuni cittadini preoccupati. Così oggi, 6 maggio, la regione ha reso noto un comunicato della Struttura di Progetto del Superstrada Pedemontana Veneta (Spv) che spiega che si tratta di un rinvenimento di materiale di origine antropica, già alla vista definibile come rifiuto da destinare a discarica, probabilmente proveniente da demolizioni, interrato su un’area di circa 270 metri quadrati per un metro di profondità, per totali 270 metri cubi di materiale.

Per ricordare Matteo Toffanin a 27 anni dalla sua assurda morte venerdì 3 maggio alle 19, in via Guizza Conselvana 236, i presidi Libera di Padova “Matteo Toffanin” e “Silvia Ruotolo” con il gruppo Scout Padova 8 organizzano una commemorazione che intende coinvolgere tutta la cittadinanza in una breve camminata fino a via Tassoni 4, il luogo dove Matteo perse la vita.

Dedicato a tutti i giovani che non sono tornati dai campi di sterminio. Dedicato alla studentessa Neda Salehi Agha-Soltan, 26 anni, uccisa il 20 giugno 2009 nella piazza di Teheran mentre manifestava contro il presidente appena eletto accusato di brogli e a Emanuela Loi, 24 anni, che faceva parte della scorta di Paolo Borsellino assassinata il 19 luglio 1992 a Palermo in via D’Amelio. Dedicato ai giovani di oggi. Passato e presente si intrecciano nel nuovo programma di Loris Mazzetti “L’ora di legalità”, in onda da domenica 5 maggio alle 23.45 su Rai3.

Nel processo l’atto di accusa non parlava di una “trattativa”, o almeno non ne parlava formalmente, perché quel tipo di trattativa – ci sia stata o meno – non è prevista dal codice penale come reato. Il codice penale, precisamente l’articolo 338, quello invocato a Palermo dall’accusa, contempla come reato le minacce e le intimidazioni rivolte contro un’autorità politica per forzarla a prendere determinate decisioni

Il lavoro nero e quello minorile, il caporalato e le truffe in danno degli enti previdenziali e assistenziali non sono diminuiti nel 2018 anzi il ricorso al lavoro “nero” si conferma una costante tra le violazioni più ricorrenti, oltre a quelle relative al mancato rispetto delle previsioni dei contratti collettivi nazionali di lavoro dei singoli settori e delle condizioni contrattuali, come la retribuzione, l’orario di lavoro e il godimento dei riposi. È quanto emerge dall’attività di vigilanza del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro. Dati in aumento rispetto al 2017.

La repressione da sola non basta. Serve, contemporaneamente, un'azione di prevenzione fondata sulla partecipazione civica e sull'esercizio della buona politica, a partire dagli Enti locali e dalle Regioni. Forte di questa convinzione Avviso Pubblico lancia un appello alle candidate e ai candidati alle prossime elezioni amministrative e regionali 2019 affinché inseriscano nel proprio programma elettorale 12 impegni concreti, mettendo in atto comportamenti credibili e responsabili.

Si è svolta a Mestre (Ve) la cerimonia di premiazione della seconda edizione del concorso “La cultura della legalità e l’impegno dei giovani per la sua promozione”, promosso dalla Regione e dall’ufficio Scolastico regionale del Veneto e rivolto agli studenti delle classi terze, quarte e quinte degli istituti superiori del Veneto.

Sequestrati oltre 12 milioni di euro dalla Polizia economico finanziaria di Venezia, su ordine del Gip, nell'ambito di un'indagine per riciclaggio internazionale ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria, riguardante il reinvestimento all'estero delle tangenti incassate dall'ex presidente del Veneto, Giancarlo Galan. Tra i sei indagati quattro sono professionisti padovani - il commercialista dell'ex Governatore, sua moglie e due colleghi di studio - due sono svizzeri.

Nel 2018 Avviso Pubblico ha censito 574 atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, uno ogni 15 ore. Un dato che fa riflettere quello che emerge dal report 2018 “Amministratori sotto tiro” realizzato da Avviso pubblico e presentato a Roma lo scorso 5 aprile. Dal 2011, anno della prima edizione del Rapporto, le minacce sono aumentate del 170 per cento. E nel primo trimestre del 2019 siamo già a una minaccia ogni 14 ore.

In Italia, un quarto degli over 14 considera la corruzione un fatto naturale e inevitabile (il 25,8 per cento si dichiara molto o abbastanza d’accordo con tale affermazione); sei persone su dieci ritengono pericoloso denunciare fatti di corruzione e oltre un terzo (36,1 per cento) lo ritiene inutile. È quanto emerge dal report su “Senso civico: atteggiamenti e comportamenti dei cittadini nella vita quotidiana” diffuso il 20 marzo dall’Istat.

Alla vigilia dell'inizio della nona Legislatura del Parlamento Europeo, Libera presentata a Bruxelles, nella sede dell’Euroassemblea, una nuova agenda l’agenda politica contro il crimine organizzato e corruzione perché a vent'anni dalla Convenzione di Palermo delle Nazioni Unite bisogna fermarsi e chiedersi a che punto è arrivata l'Europa nella lotta al crimine organizzato.

Aperte le iscrizioni di "E!State Liberi!", i campi di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie promossi da Libera, per un'estate di crescita sui temi dell'antimafia sociale e di conoscenza dei territori coinvolti. Fino a settembre, giovani e adulti, studenti, gruppi scout, gruppi parrocchiali e associazioni potranno partecipare a un'esperienza di impegno civile nella Piana di Gioia Tauro sulle proprietà confiscate ai Piromalli o in Puglia sulle tenute che erano della famiglia Screti oppure nel tesoro nascosto della 'ndrangheta in Lombardia e Piemonte.

Dai ristoranti al web per finire nei piatti di mezzo mondo, è allarme “mafia style” per l’agroalimentare italiano con milioni di euro di giro d’affari generati dall’uso di nomi legati alla criminalità. È quanto emerge dallo scaffale dal sesto rapporto Agromafie sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio. Dal ristorante parigino “Corleone”, al vino syrah “Il Padrino” fino al libro di ricette “The mafia cookbook”, un business che provoca un pesante danno di immagine al Made in italy.