Uno speciale "menù condiviso" per Pasqua, che via Facebook abbraccia tutta l'Italia
Le iniziative in Italia che invitano a donare pane, uova, olio e pomodoro a chi non può permetterseli.
“Prendete e mangiatene tutti”: un invito che sentiamo ripetere in ogni eucaristia e che in questi giorni di Pasqua si fa ancora più intenso e profondo. Un invito che proviamo – nel nostro piccolo – a raccogliere, immaginando uno speciale “menù condiviso”, che viaggiando su Facebook abbracci tutta l’Italia, da nord a sud.
Il pane è uno dei cibi più semplici e più diffusi nel nostro Paese. E non a caso, nel “menù condiviso” troviamo la michetta, che fin dal Settecento è stato, in Lombardia e soprattutto a Milano, il pane degli operai. C’è chi la chiama rosetta, chi stellina. È l’evoluzione della “Kaisersemmel”, panino importato dai funzionari dell’Impero austro-unigarico, ed è diventata il primo “Street food” della Milano laboriosa. In questi giorni, in occasione del Salone del mobile, si è trasformata ancora una volta diventando la “Michetta condivisa”. Inalterata nella sua caratteristica forma a cinque spicchi, rinnovata nella sua sostanza. Quella che, infatti, è stata creata per sostenere l’associazione Pane Quotidiano onlus (che distribuisce ogni anno gratuitamente pane e generi alimentari a più di 900mila persone che si trovano in stato di difficoltà) è stata realizzata impiegando grani dei cinque continenti: grano tenero, sorgo, quinoa, riso e mais. Il mondo intero racchiuso nel più semplice e tradizionale dei panini, che si spezza per donarsi al vicino.
Pane… olio e pomodoro: altro piatto della tradizione italiana. Un piatto che nella sua semplicità valorizza la bontà dei prodotti della nostra terra. Ecco che allora nel “menù condiviso” troviamo anche olio e pomodoro. Ma si tratta di olio e pomodoro speciali. Sono quelli che la Caritas diocesana di Catania sta chiedendo di donare in questi giorni, attraverso la sua pagina Facebook, per poter preparare il sugo per la pasta che viene distribuita ogni giorno nelle due mense gestite in città: “Help Center” della stazione centrale e “Beato Dusmet” di Librino. 215.400 i pasti preparati e distribuiti lo scorso anno (con una media di quasi 600 al giorno).
Non bisogna dimenticare che però a Pasqua, protagoniste indiscusse sono le uova. Golose quelle di cioccolato, “curiose” quelle sode e colorate che – come accade in Alto Adige – i più piccoli sono soliti andare a cercare in prati e giardini, dove l’Osterhase, il coniglio di Pasqua, le ha “nascoste”. E proprio in Alto Adige facciamo tappa per l’ultimo ingrediente di questo speciale “menù condiviso”. Le uova? Sì, ma non solo. “A Pasqua, oltre all’uovo regalate una gallina” è lo slogan usato in questi giorni dalla Caritas diocesana per rilanciare il progetto dei “regali solidali”. Ecco che allora, oltre al solito uovo, si può regalare anche chi, con le uova, diventa fonte di nutrizione e sostentamento per persone meno fortunate. Grazie ai regali solidali, infatti, è possibile donare a una famiglia bisognosa del Corno d’Africa quattro galline e un gallo, risorsa importante per la nutrizione e la sopravvivenza di un intero nucleo familiare.
Pane, olio, pomodoro e uova: ecco il “menù condiviso”… da Facebook alle nostre tavole in festa. Perché, come diceva il beato card. Giuseppe Benedetto Dusmet (a cui è dedicata una delle due mense della Caritas di Catania) “sin quando avremo un panettello, noi lo divideremo col povero”.