Sanità. Ospedale Bambino Gesù: nel 2021 “2,4 milioni di prestazioni ambulatoriali e 28mila ricoveri, quasi il 30% da fuori regione”
“Il nostro sforzo quotidiano è quello di garantire la sostenibilità di questa straordinaria opera di ricerca e di cura, non solo sul piano economico, ma anche e soprattutto sociale”, ha sottolineato la presidente del nosocomio, Mariella Enoc. Mons. Galantino: “Vicinanza e competenza”
“2,4 milioni di prestazioni ambulatoriali e 28mila ricoveri, quasi il 30% da fuori regione. 500 pazienti dall’estero, 97 curati a titolo umanitario. Più di 900 bambini ricoverati per Covid. Cresce la produzione scientifica con 1.300 pubblicazioni e l’Impact Factor che raddoppia”.
Sono alcuni dati della prima edizione del Bilancio di sostenibilità dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù che raccoglie in forma integrata i risultati dei progetti e delle attività del 2021. La presentazione del documento, a cui hanno partecipato mons. Nunzio Galantino, presidente dell’Apsa e della Fondazione per la Sanità cattolica; Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, e Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, è avvenuta giovedì 7 luglio nella sede di San Paolo Fuori le Mura, a Roma, insieme al Bilancio sociale della Fondazione Bambino Gesù onlus che ha sostenuto l’Ospedale con iniziative di raccolta fondi per 6,7 milioni di euro.
I risultati dell’attività del 2021 sono raccolti per la prima volta in un unico report che testimonia l’impegno del Bambino Gesù sul fronte della sostenibilità in tutte le sue dimensioni: sociale, economica, ambientale e digitale.Per redigere il Bilancio, attività e progetti sono stati valutati alla luce dei Sustainability Reporting Standards Gri, i criteri definiti dall’ente internazionale di rendicontazione della performance sostenibile Global Reporting Initiative. Le stesse attività sono state poi correlate agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. “Il nostro sforzo quotidiano – ha sottolineato la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc – è quello di garantire la sostenibilità di questa straordinaria opera di ricerca e di cura, non solo sul piano economico, ma anche e soprattutto sociale. L’Ospedale è inserito in un contesto nazionale e internazionale, per questo motivo abbiamo preso come riferimento gli Obiettivi delle Nazioni Unite.
Seguendo i princìpi della nostra missione, l’intera comunità dell’Ospedale lavora, assiste e fa ricerca per assicurare cure e salute ai bambini fragili e alle famiglie di qualsiasi parte del mondo”.
Il 2021, secondo anno di pandemia, è caratterizzato dalla campagna di vaccinazione contro il virus Sars-CoV-2 e da un aumento dei casi di contagio tra i bambini. Al Bambino Gesù sono stati ricoverati complessivamente 936 pazienti (di cui 18 in terapia intensiva), oltre il doppio rispetto all’anno precedente (455). 21.000 le dosi di vaccino somministrate al personale ospedaliero, pazienti, familiari, caregiver, bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni.
Sul piano sanitario il 2021 segna un aumento generalizzato dei numeri dell’attività.In particolare le prestazioni ambulatoriali superano la soglia dei 2,4 milioni con una crescita del 23% rispetto all’anno precedente. Aumenta del 7% il numero dei ricoveri (27.963, di cui 593 ricoveri di riabilitazione). In particolare crescono del 5,2% i ricoveri di pazienti provenienti da fuori regione (8.223, pari al 29% del totale) e dell’1,5% quelli di bambini e ragazzi con cittadinanza straniera (3.855, pari al 14% del totale). Tra questi anche 510 pazienti non residenti in Italia, provenienti da 76 diversi Paesi (28 europei, 20 africani, 15 asiatici e 13 americani).Cresce l’attività operatoria con oltre 31.500 procedure chirurgiche e interventistiche (+4,5%) e aumentano del 28% gli accessi al Pronto Soccorso, quasi 80mila nelle due sedi del Gianicolo e di Palidoro. 300 i trasporti di emergenza neonatale; 126 i trasporti tramite l’eliporto vaticano, eseguiti in collaborazione con il Governatorato della Santa Sede. Il numero complessivo dei trapianti di organi solidi, cellule e tessuti eseguiti nel 2021 è di 358. In particolare, 208 trapianti di midollo, 23 trapianti di fegato, 31 trapianti di rene, 9 trapianti di cuore e 1 di polmone, 50 trapianti di homograft (valvole cardiache); 18 di membrana amniotica e 18 i trapianti di cornea. All’attività trapiantologica si aggiungono anche 7 impianti di cuore artificiale.
Per il Bambino Gesù il 2021 è anche l’anno della riconferma dell’accreditamento come “Ospedale accademico” da parte della Joint Commission International.
Sul piano dell’attività scientifica, il 2021 registra un incremento significativo dei progetti di ricerca (393, +28%) il 24% dei quali dedicati a malattie e tumori rari. Aumentano gli studi clinici nazionali e internazionali (618, +50%), di cui 199 avviati nel corso dell’anno per un totale di 3.517 nuovi pazienti arruolati.
Oltre 1.600, complessivamente, le persone impegnate nella ricerca scientifica. Aumenta del 46% il numero delle pubblicazioni scientifiche (da 937 a 1.365) e aumenta dell’83% il loro peso specifico, con il valore dell’Impact Factor Grezzo che raggiunge il punteggio di 7.347 (l’anno precedente era 4.015). Delle 1.365 pubblicazioni, 408 (40%) sono state realizzate con gruppi di ricerca internazionali. L’Ospedale partecipa a 20 reti Ern (European Reference Network) dedicate alla gestione delle malattie rare, 5 delle quali assegnate nel 2021. I pazienti “rari” presi in carico dall’ospedale sono circa 25.000. I nuovi geni-malattia identificati nel corso dell’anno dall’area di ricerca Genetica e Malattie rare sono 14. I finanziamenti per la ricerca e la sperimentazione acquisiti nel 2021 ammontano complessivamente a 26,2 milioni di euro.
Con il 29% dei ricoveri per pazienti da fuori regione e un numero rilevante di bambini che provengono dall’estero, le attività di accoglienza e i servizi messi a disposizione dell’intero nucleo familiare assumono un ruolo centrale nel percorso di assistenza.
Le famiglie ospitate in accoglienza alloggiativa nel 2021 sono state 2.306, per un totale complessivo di quasi 80.000 notti/persona garantite a titolo gratuito.
I pazienti e le famiglie seguiti dai servizi sociali dell’Ospedale sono stati 1.722, di cui il 41% di origine straniera. Le mediazioni culturali in presenza sono state oltre 6.300 per un totale di 40 diverse lingue, più altre 1.000 mediazioni telefoniche in 67 lingue. I bambini e i ragazzi accolti negli spazi ludico-ricreativi sono oltre 13.000. Gli alunni seguiti dalla scuola in ospedale più di 2.300.
Proseguono le iniziative di solidarietà all’estero con progetti di cooperazione internazionale in 10 Paesi (Cambogia, El Salvador, Ecuador, Etiopia, Giordania, Iran, Libia, Tanzania, Repubblica Centrafricana e Paraguay) che hanno previsto corsi di formazione e consulenze a distanza in 15 diverse specialità pediatriche attraverso una piattaforma di e-learning dedicata.
I bambini provenienti dall’estero a titolo umanitario nel 2021 sono 97. I costi di cura – pari a circa 3 milioni di euro – sono stati coperti quasi per intero dall’attività di raccolta fondi della Fondazione Bambino Gesù onlus. I pazienti umanitari del 2021 provengono da 42 diversi Paesi.
Sul piano della rendicontazione economica, nel 2021 l’Ospedale ha prodotto 383 milioni di euro di valore aggiunto. I ricavi complessivi sono stati 401,4 milioni di euro (+1,8% rispetto al 2020) a fronte di 386,2 milioni di costi (-5,4%). Il margine operativo lordo (Ebitda), che evidenzia la redditività della gestione operativa, è di 15,2 milioni di euro.Il risultato netto evidenzia un valore in attivo pari a 2,2 milioni di euro.
Una quota rilevante dei costi che l’Ospedale affronta ogni anno è supportata dalla Fondazione Bambino Gesù onlus attraverso le iniziative di raccolta fondi e la gestione di donazioni e lasciti ereditari. Nel 2021 sono stati raccolti complessivamente 6,7 i milioni di euro destinati a sostenere l’attività clinica e di ricerca, l’accoglienza, le cure umanitarie, i progetti di cooperazione internazionale e, in particolare, la realizzazione del Centro di cure palliative pediatriche di Passoscuro.
La presidente Enoc ha ammesso: “È un bilancio che ci dà soddisfazione, non solo per i numeri che hanno dato la possibilità all’Ospedale di essere fedele alla sua missione, ma anche per gli obiettivi raggiunti. Il 2021 è stato un anno in cui la ricerca scientifica, il nostro primo punto di forza, ha continuato lavorando molto. Siamo stati in grado di accogliere molti bambini.
Basti dire che dall’Ucraina abbiamo preso in carico oltre 1.200 bambini con le loro famiglie, con l’aiuto da parte della regione che ci ha dato la disponibilità di un albergo, per ricoverare tutti questi bambini malati, oltre a piccoli da altre parti del mondo.
Abbiamo continuato anche sul versante della formazione attraverso una piattaforma e abbiamo aperto il primo Centro per le cure palliative pediatriche”. La presidente ha, quindi, chiarito: “La sostenibilità non riguarda solo l’aspetto economico, finanziario, ma concerne anche la sostenibilità dell’ambiente, digitale, cioè i grandi Obiettivi che ci si è dati per il 2030 che noi stiamo cercando di condividere e raggiungere. Per noi la sostenibilità vuol dire fedeltà alla nostra missione”.
“Penso che sia molto importante prendere consapevolezza di tutti i dati che oggi sono stati offerti attraverso la presentazione del Bilancio di sostenibilità dell’Ospedale. Non devo essere io a dirne il valore e la centralità nel mondo della sanità e soprattutto in quella pediatrica, ma l’impressione che ne ho è di una capacità da parte dell’Ospedale Bambino Gesù, da parte degli operatori, dei sanitari, degli amministratori, di saper planare, come diceva Calvino, con leggerezza su realtà importanti, gravi, dolorose”, ha detto mons. Nunzio Galantino. “Planare con leggerezza – ha chiarito il presidente dell’Apsa – non vuol dire planare con superficialità, altrimenti non si avrebbero questi straordinari risultati, anche di credibilità che si è acquistato il Bambino Gesù. Planare con leggerezza, come si fa qui, vuol dire planare con consapevolezza, con energia messa in campo, soprattutto vuol dire planare senza arroganza, perché di fronte a bambini malati e famiglie provate c’è bisogno di tanta vicinanza.
Penso che l’Ospedale Bambino Gesù sia questo: essere vicini con competenza alle grandi difficoltà che tante famiglie sono costrette a subire”.
“Sono stati due anni molto intensi. Roma è stata la prima città europea a fronteggiare il Covid. Il Bambino Gesù è stato un protagonista assoluto che col suo contributo ci ha portati ad avere uno dei più bassi tassi di mortalità e di letalità. Il lavoro dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù è stato fondamentale per il nostro sistema sanitario regionale e i numeri dell’Ospedale sono lì a confermarlo: parliamo di risultati eccellenti che valorizzano la ricerca e l’assistenza”, ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.