Più irrigazione per i Colli Euganei
Portare l’acqua nell’area collinare e termale è un notevole passo avanti che permette di salvaguardare l’agricoltura del territorio e lo stesso ecosistema ambientale.
Nell'ambito di un progetto che prevede la realizzazione di un sistema di irrigazione specifico e calibrato per raggiungere le aziende agricole del territorio, i vertici del consorzio di bonifica Bacchiglione hanno incontrato nei giorni scorsi i rappresentanti delle associazioni agricole e gli agricoltori dei Colli Euganei per individuare le aree da servire e discutere sulle opere necessarie atte a concretizzare tale intento. «Stiamo lavorando per lo sviluppo di una zona come quella dei Colli dove prima di questi interventi l’irrigazione praticamente non esisteva – spiega il presidente del consorzio Bacchiglione, Paolo Ferraresso – Ci siamo fatti capofila di questo progetto perché ci interessa un sistema irriguo che sia moderno, efficiente e assolutamente privo di sprechi, puntando per il nostro territorio a un’agricoltura di precisione. Infatti, anche se per via della conformazione del nostro comprensorio le competenze del consorzio Bacchiglione riguardano in maggior parte la bonifica e la sicurezza idraulica, la gestione razionale della risorsa idrica, affinché sia garantita l'irrigazione da parte delle aziende agricole, ha un’importanza fondamentale. Per questo abbiamo colto con favore la richiesta di Coldiretti Padova, che ha suscitato un grande interesse anche da parte della Regione, e abbiamo iniziato un percorso condiviso con gli agricoltori per individuare le opere prioritarie e cercare i relativi finanziamenti, così da realizzare le opere necessarie e raggiungere le aziende mediante reti di distribuzione secondarie analoghe a un impianto irriguo pilota già realizzato a Saccolongo».
A sostegno di quanto dichiarato da Paolo Ferraresso e a suggellare l'incontro fra le associazioni di categoria e gli agricoltori degli Euganei, è risultato significativo l'intervento dell'assessore regionale Giuseppe Pan: «In materia di irrigazione mi sono dato un obiettivo: individuare con chiarezza, per ogni parte del Veneto, cosa vada fatto per irrigare. La siccità dell’estate scorsa ha fatto capire che non possiamo permetterci di non avere le idee chiare, indugiando nella ricerca di risorse per realizzare i necessari interventi irrigui. Chi studia il clima sostiene che la linea di confine che delimitava il territorio dove le piogge soddisfacevano i fabbisogni delle colture, un tempo collocata sul Po, si sta spostando sempre più a nord, superando la quota di Padova e avvicinandosi sempre più alla fascia pedemontana. Ciò impone di avere idee ben precise su cosa fare per gestire la poca acqua disponibile. L'obiettivo verrà raggiunto con l’approvazione in tempi brevi da parte della Regione del Piano irriguo regionale previsto dalla modifica dell’articolo 29 della legge sulla bonifica. La dotazione iniziale di un milione di euro per il 2018 costituisce il punto di partenza di una attività che soddisferà le esigenze del mondo agricolo in tema d'irrigazione».
«Da anni ormai facciamo i conti con i mutamenti climatici nel nostro territorio – aggiunge Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova – Sui Colli Euganei l’attività agricola deve poter contare sulla disponibilità d’acqua e da tempo abbiamo avviato un confronto con il consorzio di bonifica Bacchiglione proprio per rispondere a questa esigenza. Portare l’acqua nell’area collinare e termale è un notevole passo avanti, che permette di salvaguardare l’agricoltura del territorio e lo stesso ecosistema ambientale. È evidente però che è necessario l’impegno di tutti i soggetti istituzionali coinvolti per un uso responsabile delle risorse disponibili per l’irrigazione e la sicurezza idraulica».