L’albero del patrimonio. L'enorme opera di land art realizzata nell'abbazia benedettina di Whitby, nel North Yorkshire, Uk

“Heritage Tree” celebra sette “Game Changers”, ossia sette persone che hanno saputo innovare le regole, senza fermarsi neanche davanti all’impossibile, per dare vita a qualcosa di nuovo

L’albero del patrimonio. L'enorme opera di land art realizzata nell'abbazia benedettina di Whitby, nel North Yorkshire, Uk

Sette mani gigantesche afferrano altrettante radici di un albero che leva i suoi rami verso l’alto, rami che si intrecciano lungo la navata in rovina dell’abbazia benedettina di Whitby, nel North Yorkshire, sulla costa nord-orientale dell’Inghilterra. È l’”Heritage Tree”, l’albero del patrimonio, enorme opera di land art realizzata dall’artista statunitense David Popa. L’opera, commissionata a Popa nell’ambito dei festeggiamenti per i 30 anni della National Lottery inglese, grande come quattro piscine olimpioniche (5.400 metri quadrati) è stata realizzata con materiali naturali come il gesso, il carbone e i pigmenti di terra. C’è però un altro elemento fondamentale in questa, come in tutte le opere di Popa: i droni. Come spiega lo stesso Popa, il suo lavoro sarebbe impossibile senza l’avvento della fotografia con i droni. “Dipingo su scala così grande che l’unico modo di vedere le mie opere è attraverso l’occhio del drone”. Un occhio che documenta e immortala queste “creazioni fragili”, che per loro natura sono destinate a svanire nel giro di poco tempo. 

“Heritage Tree” celebra sette “Game Changers”, ossia sette persone che hanno saputo innovare le regole, senza fermarsi neanche davanti all’impossibile, per dare vita a qualcosa di nuovo. In questo caso nell’ambito della tutela e della promozione del patrimonio sociale e culturale inglese. Una delle finalità perseguite fin dalla sua nascita, nel 1994, della National Lottery. Di tutto il denaro speso per i giochi della National Lottery, infatti, il 25% viene destinato – insieme ai premi non reclamati – alle “buone cause”. A gestire questi soldi è il National Lottery Distribution Fond, amministrato dal ministero della cultura, dei media e dello sport. Attualmente il 40% di questi fondi è destinato a salute, istruzione, ambiente e cause benefiche; la restante parte viene distribuita in quote uguali (ossia il 20%) a sport, arti e patrimonio. 

L’Heritage Lottery Fund è stato istituito dal governo inglese nel 1994 per fornire fondi a “progetti che coinvolgono ii patrimonio locale, regionale e nazionale”. Da allora ad oggi il Fondo ha concesso contributi e sovvenzioni per un totale di circa 4 miliardi di sterline a più di 26mila progetti. A portare avanti questi progetti sono i “Game Changers”, che di anno in anno vengono segnalati e scelti dalla popolazione. Il trentennale della fondazione ha offerto quest’anno la possibilità di celebrare queste persone e il loro impegno. “Alla base di ogni parte del nostro patrimonio – spiega Elish McGuinnes, amministratrice delegata del National Lottery Heritage Fund – ci sono le persone. Perché che credono nel valore del patrimonio, che dedicano la loro vita a preservarlo e arricchirlo perché tutti possano goderne. Sono persone che ‘cambiano le carte in tavola’ per promuovere il patrimonio”.

Ma chi sono i sette “Game Changers” che sono stati scelti per ispirare l’opera d’arte di David Popa? Scopriamolo insieme.

Sir Tim Smit, cofondatore dell’Eden Project, è un imprenditore visionario, che ha trasformato una cava di argilla recuperata in Cornovaglia in un’attrazione ecologica conosciuta in tutto il mondo, che ha come obiettivo quello di invitare le persone a riavvicinarsi alla natura. Non solo. Visitata da milioni di persone, con oltre 2,2 milioni di sterline di utili, contribuisce all’economia del Sud Ovest del Paese. C’è poi Arthur Torrington, cofondatore della Fondazione Windrush. Quella della “generazione Windrush” è una pagina grigia della storia inglese. Tutto nasce nel 1948. All’indomani della seconda guerra mondiale, la nave “Windrush” porta in Inghilterra 482 lavoratori provenienti dai Caraibi (ex colonia britannica), con il compito di contribuire alla ricostruzione della “madre patria”. Se inizialmente, essendo cittadini del Commonwealth delle nazioni, erano stati considerati automaticamente cittadini britannici, successivamente, nel 1971, quando cambia la legge, non viene dato loro nessun documento speciale che attesti la loro appartenenza a questa “generazione” e quindi vengono considerati “stranieri a casa propria”. Torrington ha viaggiato per tutto il Regno Unito per raccogliere i racconti della “generazione Windrush”, per far sì che venga apprezzata e ricordata. 

Il progetto celebra anche Teresa Anderson, direttrice del Jodrell Bank Centre for Engagement. Fisica britannica, grazie al suo lavoro, l’osservatorio Jodrell Bank nel Cheshire è stato riconosciuto nel 2019 Patrimonio mondiale dell’Unesco. Una delle sette mani rappresentate da Popa è quella di Chantell Lindsay, Project Officer del London Wildlige Trust, che sostenendo la diversità e l’inclusione della fauna selvatica, si spende con passione per abbattere le barriere e per ispirare i giovani attraverso iniziative, video e apparizioni sul canale televisivo per bambini CBeebies. Impegnato sul fronte della cura e della promozione dell’ambiente è anche Sandy Bremer, dell’Autorità dei parchi nazionali. A capo di progetti di trasformazione in un’area più grande del Lussemburgo, Bremer sta attualmente supervisionando il programma The Cairngorms 2030, iniziativa finanziata dalla National Lottery con 10 milioni di sterline, per trasformare i Cairngorms – il più grande parco nazionale in UK – nel primo parco nazionale a zero emissioni del Regno Unito. C’è poi anche Lisa Power, pioniera dei diritti Lgbtqia+ e prima persona apertamente Lgbt a parlare alle Nazioni Unite. Ha coordinato il progetto “Icons and Allies”, che ha portato alla luce e reso omaggio ad una serie di figure che hanno segnato la storia del Galles. La settima mano è quella di Heidi MxIlvenny, responsabile fino a giugno 2022 del progetto Sea Deep dell’Ulster Wildlife. Appassionata di squali, ha lanciato un programma di marcatura degli squali, primo nel suo genere, in Irlanda del Nord e ha coordinato gli sforzi per raccogliere informazioni sulla vita degli squali locali.

“Sono entusiasta di condividere quello che è stato uno dei progetti più impegnativi e gratificanti della mia carriera – scrive David Popa sulla sua pagina Ig nel post pubblicato il 1° ottobre –. Nella suggestiva e iconica Abbazia di Whitby ho creato un enorme affresco di terra utilizzando materiali naturali. Ad oggi è la mia opera più grande: si estende per oltre quattro piscine olimpioniche. Questo progetto celebra il 30° compleanno della National Lottery e il tema del patrimonio. Ho avuto l’onore di rappresentare sette persone che hanno dato un contributo straordinario al patrimonio inglese negli ultimi 30 anni. Il concetto? Queste sette mani tengono le radici di un albero del patrimonio, i cui rami si intrecciano attraverso l’abbazia e crescono floridi. Abbiamo lottato contro gli elementi – vento, pioggia e persino una tempesta che ha spazzato via parte dell’opera. Ho dovuto ridipingere le sette mani, cosa che ha reso il risultato ancor più speciale. Quest’opera è stata una vera prova di resistenza, creatività e passione”. 

Un’opera che rappresenta anche nel suo stesso essere l’opera dei “Game Changers”, il cui lavoro lo si riesce a cogliere appieno solo se lo si osserva dall’alto. Con il drone del patrimonio.

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Fonte: Sir