Il chip e la torre di Babele. Una notizia di questi giorni rilancia il confronto sull'Intelligenza Artificiale
Ci vorrà ancora del tempo ma con il potenziamento dell’IA anche nel settore delle traduzioni si raggiungeranno risultati strabilianti.
Presto al telefono parleremo in italiano con un francese e immediatamente saremo da lui ascoltati nella sua lingua, scriveremo una mail in italiano a un inglese e il destinatario la riceverà, senza intermediazione, nella sua lingua. Non sarà più necessario impiegare del tempo per tradurre, non sarà più necessario il traduttore. E’ stato ideato un chip che accende l’Intelligenza Artificiale (IA) e proietterà tutti in mondo di poliglotti.
La notizia viene dal manager della multinazionale statunitense Intel, Oren Gershon, che in una foto apparsa sui giornali di metà settembre mostra, tenendolo tra due dita, il nuovo super chip.
Ci vorrà ancora del tempo ma con il potenziamento dell’Intelligenza Artificiale anche nel settore delle traduzioni, che si sta evolvendo in modo molto sofisticato, si raggiungeranno risultati strabilianti.
Viene alla mente la Torre di Babele dove tutti parlavano lingue diverse e non si capivano. Grazie a tecnologia e scienza questo non accadrà più.
Crollerà la biblica torre della confusione e si spegneranno le narrazioni che l’hanno fatta conoscere in tutto il mondo?
Fine della storia di una superbia dell’uomo che nel tentativo di raggiungere l’Altissimo aveva fatto nascere incomprensioni, rancori, conflitti?
Un chip e l’Intelligenza Artificiale daranno finalmente all’uomo quelle risposte che per secoli ha cercato e ancora sta cercando?
L’uno e l’altra aiuteranno l’uomo nella ricerca di se stesso, della verità, della felicità ma solo a loro potrà essere affidato il raggiungimento di quel nuovo umanesimo di cui, oggi più che mai, si avverte il bisogno?
I progressi della Intelligenza Artificiale se da un lato aprono finestre nuove nella mente dell’uomo, dall’altro richiamano le domande ultime sull’uomo, sulla sua origine, sul suo destino, sul suo mistero.
Il chip che accende l’Intelligenza artificiale e fa tutti poliglotti non può che rallegrare perché conferma il progresso della scienza e della tecnologia Tuttavia la parola, che generata dalla mente, esce dalla stessa bocca e nello stesso momento in due lingue diverse pone di fronte a un dato che non è solo scientifico e tecnologico.
E’ la mente dell’uomo che viene coinvolta e che potrebbe venire stravolta.
Ci sono dunque segnali da cogliere con fiducia ma ci sono anche segnali da porre al centro di un discernimento attorno al nuovo umanesimo per riscoprirlo come il frutto della ricerca di chi nel pensare si sente pensato.
Diversamente alla Torre di Babele potrebbe sostituirsi una Torre costruita con la presunzione e la superbia.