“Guardare al futuro”, il master di UnivolBologna per la gestione degli Enti di Terzo Settore
Ripensare il modello organizzativo, valutare l’impatto sociale, comunicare l’efficacia delle attività. VolaBo: “La riforma del terzo settore ridefinisce il perimetro di azione delle organizzazioni non profit. Il master vuole fornire gli strumenti necessari per adeguarsi”
VolaBo, il csv della Città metropolitana di Bologna ed Emil Banca aprono le candidature al master “Guardare al futuro, approcci e competenze strategiche per gestire un Ente di Terzo Settore”, novità assoluta dell’offerta formativa 2022 di Università del Volontariato di Bologna. Il master offre un percorso formativo di alto livello a volontari e collaboratori che svolgono funzioni di gestione, organizzazione e coordinamento all’interno degli Enti di Terzo Settore. L’obiettivo è dare competenze e strumenti affinché le associazioni possano ripensare il proprio modello organizzativo, adottando un approccio gestionale orientato alla valutazione dell’impatto sociale e alla capacità di generare soluzioni innovative e sostenibili per le comunità di riferimento. La riforma del Terzo Settore ridefinisce il perimetro di azione delle organizzazioni non profit, assegnando loro un ruolo da protagonista insieme agli altri attori sociali nell’ideare, programmare e realizzare soluzioni alle richieste delle comunità locali. In questo scenario, reso ancora più complesso e dinamico dalla ripresa post pandemica, le associazioni devono saper misurare e comunicare l’efficacia delle proprie attività e il valore sociale aggiunto generato.
“Guardare al futuro - spiega Ermanno Tarozzi, presidente di A.S.Vo. Associazione per lo sviluppo del volontariato odv, ente gestore di VolaBo - significa riconoscere il possibile disorientamento del presente, accogliere i cambiamenti, dotarsi delle conoscenze e degli strumenti necessari per correggere la rotta, riprendere con fiducia una navigazione sicura per favorire lo sviluppo di comunità inclusive e capaci di prendersi cura di sé. La Riforma del Terzo Settore e le pagine di storia che la solidarietà sta scrivendo in questo tempo così difficile riconoscono il volontariato come attore fondamentale e imprescindibile nella progettazione e attuazione di un welfare capace di rispondere ai bisogni della popolazione. In questo scenario il master punta a dare nuovi e solidi punti di riferimento a coloro che guidano gli Enti di Terzo Settore, affinché siano motori di cambiamento capaci di innovare e generare valore per le comunità di riferimento”.
“Le organizzazioni del Terzo Settore si basano su principi importanti come la solidarietà, l’uguaglianza e la partecipazione, capaci di innescare meccanismi virtuosi all’interno delle comunità in cui operano – aggiunge il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia –. La loro sempre maggior rilevanza all’interno del sistema socio-economico richiede un salto di qualità anche nell’aspetto gestionale. Sosteniamo con forza questo progetto perché, in un mondo sempre più complesso, crediamo che la formazione sia fondamentale, sia per la stabilità delle organizzazioni, sia per le loro possibilità di sviluppo. Inoltre, rapportarsi con interlocutori con competenze specifiche aiuterà anche il sistema bancario a sostenere in maniera più efficace un settore fondamentale per la crescita equa e sostenibile dei nostri territori”.
Da gennaio a giugno 25 persone potranno seguire un programma strutturato, dove si alterneranno teoria, pratica e condivisione di esperienze. Le 48 ore di lezione previste si svolgeranno online e in presenza presso i MUG - Magazzini generativi di via Emilia Levante, nuovo hub dell’innovazione per lo sviluppo del territorio realizzato da Emil Banca. A queste si aggiungono 8 ore di attività laboratoriale e un Open day del Terzo Settore. Le attività formative saranno condotte da esperti, docenti universitari, formatori professionali e dirigenti di enti pubblici. Tutor e facilitatore accompagneranno i partecipanti lungo tutto il percorso, fino all’evento finale di settembre, dove sarà consegnato l’attestato di partecipazione e l’Open Badge per la certificazione digitale di conoscenze, abilità e competenze a chi avrà seguito almeno l’80 per cento del master.