Welfare. Italia sempre più vecchia, servizi al palo
Rapporto Cergas Bocconi. I servizi pubblici raggiungono il 10% degli anziani, ma gli over 65 non autosufficienti sono aumentati del 4,6%. Oltre un milione le badanti, il 60% irregolari
Milano - Siamo un Paese anziano, ma i servizi per gli over65 scarseggiano. Dal 2013 al 2016 gli anziani non autosufficienti sono aumentati del 4,6%, mentre il numero di quelli seguiti da servizi pubblici residenziali e diurni è passato dal 10,2% al 10,4%. È quanto emerge dal Rapporto sull'innovazione e il cambiamento nel settore Long term care, realizzato da Cergas SDA Bocconi e presentato oggi a Milano. A coprire le lacune del settore pubblico ci pensano le badanti: si stima che, alla data del 2018, siano oltre 1 milione, tra cui quelle contrattualizzate sono appena il 40%. Di fatto un anziano su tre è curato da una badante.
Se si restringe il campo agli over75 non autosufficienti, si trovano forti divari tra le regioni. In Molise, maglia nera, il tasso di soddisfazione del bisogno di assistenza e cura è pari al 13,98%, ma il settore pubblico si occupa appena dello 0,26% degli anziani, mentre le badanti curano il 13,72%. Raggiunge il numero maggiore di anziani il Veneto (78,30%), ma sono sempre le badanti a fare di più visto che ne assistono il 60,42% mentre i servizi pubblici il 17,88%. I servizi pubblici più virtuosi sono quelli del Trentino, che arrivano ad assistere il 25,66% degli over 75, ma il ricorso alle badanti, anche qui, è la soluzione scelta più spesso dalle famiglie, visto che ne curano il 37,96%.
Dario Paladini