Volontariato, il premio Focsiv si fa in 4. Premiati anche i volontari nell’emergenza Covid
La 27a edizione del Premio volontariato internazionale sarà ospitata a Padova Capitale europea del volontariato 2020. Il riconoscimento sarà consegnato durante l’evento del 5 dicembre che vedrà il passaggio di testimone a Berlino, Capitale europea del 2021. C’è tempo fino al 15 ottobre per inviare le candidature
Sarà Padova Capitale europea del volontariato ad ospitare la 27a edizione del Premio volontariato internazionale Focsiv 2020. La cerimonia di premiazione, organizzata in collaborazione con il socio Focsiv Amici dei Popoli, il Comune di Padova e del Csv di Padova si svolgerà sabato 5 dicembre, in occasione della Giornata mondiale del volontariato indetta dalle Nazioni unite. Tutte le candidature, provenienti dalle diverse realtà italiane impegnate nella solidarietà nazionale ed internazionale dovranno pervenire entro il 15 ottobre. “È un onore e una gioia poter ospitare a Padova la cerimonia di premiazione di un premio così importante per il mondo del volontariato - ha dichiarato Emanuele Alecci, presidente del Csv di Padova -. Anche grazie a questo evento il 5 dicembre 2020 a Padova sarà una grande festa per la solidarietà a livello italiano ed europeo. Saranno proclamati anche i vincitori del premio Gattamelata e avverrà la Cerimonia ufficiale di consegna del testimone di Capitale Europea 2021 a Berlino e la proclamazione della Capitale del Volontariato 2022”.
Tante novità di questa edizione, a partire da due nuove categorie premiate. Sono complessivamente quattro, quindi, le categorie in gara per questa edizione: “Quella storica del Volontario Internazionale, che comprende i volontari che desiderino fare un'esperienza di almeno due anni all'estero in progetti di cooperazione, i cooperanti ed il personale espatriato impegnati in tante periferie del mondo nelle attività di Cooperazione Internazionale - spiega una nota del Focsiv -; quella del Volontario dal Sud, le cui candidature sono proposte dalle associazioni rappresentanti le diverse Diaspora, un riconoscimento che valorizza l'impegno dei tanti immigrati che dall'Italia, con progetti di co-sviluppo, si adoperano alla crescita del Paese di origine oppure sono impegnati nella propria terra con progetti volti ai più vulnerabili o allo sviluppo delle proprie comunità; quella di Volontario Servizio civile universale in Italia durante l’emergenza Covid-19, sono ammessi tutti coloro, italiani e stranieri, che sono impegnati con nello svolgimento del Servizio civile universale di questo anno in attività volte alla risposta all’emergenza Covid-19 nel nostro Paese infine il Volontario per l’emergenza Covid-19, rivolto a tutti coloro, italiani che stranieri, impegnati nelle associazioni, Diocesi, organizzazioni ecc. con attività diverse nella risposta all’emergenza provocata dalla pandemia in Italia nell’anno corrente”.
“Sono convinto che, oggi più che in altri momenti, per il nostro Paese sia importante rimettere al centro dell’attenzione sia della politica, dell’economia e della società, e nella stesura dei piani strategici di sviluppo italiano, del breve e del lungo termine, il ruolo del volontariato – ha dichiarato Gianfranco Cattai, presidente Focsiv –, che sia questo nazionale o internazionale. Senza questo impegno di oltre 6 milioni di italiani si perderebbero i valori fondanti e irrinunciabili sul quale poggia il nostro stesso stato sociale e che permette, per certi versi, di rendere coese le comunità”. Per Cattai, i volontari sono stati “in prima linea sin dall’inizio” durante in lockdown. “Sono i volontari capaci di cogliere le esigenze dei territori e di essere collante delle comunità - ha aggiunto Cattai -. Dobbiamo mettere nelle agende della politica e dell’economia il loro esempio, fatto di tante risposte, di progetti e azioni che hanno permesso di non cedere nei mesi di chiusura e che danno speranza nel ripartire”.
A differenza delle passate edizioni, i vincitori di ciascuna delle quattro categorie non saranno più votati online, ma individuati unicamente dalla giuria. Il 5 dicembre, inoltre, sarà consegnato anche il Premio difensore dei diritti umani, un riconoscimento voluto per valorizzare il primo corso di laurea in Italia di "Scienze politiche, relazioni internazionali, diritti umani" dell’Università di Padova. Il vincitore di tale premio sarà esclusivamente individuato su segnalazione dal presidente e del consiglio Focsiv, della giuria di esperti nella comunicazione del volontariato e del terzo settore e del presidente del corso di laurea. Non mancheranno, inoltre, la consegna delle menzioni speciali consegnate nelle mani di chi si è prodigato per salvare la vita dei migranti e per costruire una società più inclusiva e accogliente.