Ue, 966 mila richiedenti asilo nel 2022: è record dal 2016

I dati dell'Agenzia europea per l'asilo. Aumento del 50% rispetto al 2021. I gruppi di richiedenti più numerosi sono i siriani (132mila) e gli afghani (129mila). Il tasso di riconoscimento è stato del 40%

Ue, 966 mila richiedenti asilo nel 2022: è record dal 2016

Sono 966mila i richiedenti asilo che sono stati registrati in Unione europea (con l'aggiunta di Norvegia e Svizzera) nel 2022. Un dato, questo, che è il più alto dal 2016 e in un aumento del 50% rispetto al 2021. Lo rende noto il rapporto annuale dell'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo (Euaa).

Le ragioni dell'aumento - spiega l'agenzia Ue - sono diverse, tra cui l'abolizione delle restrizioni legate al Covid-19, l'insicurezza alimentare e le condizioni di instabilità dovute ai conflitti nei Paesi di origine. A tutto ciò vanno aggiunti i circa quattro milioni di persone in fuga dall'Ucraina che hanno beneficiato della Protezione temporanea. Questa misura, attivata dagli Stati Ue dopo l'inizio della guerra in Ucraina, "ha però contribuito", sottolinea Euaa, "a impedire il collasso dei sistemi di asilo in Europa".

Dall'analisi del rapporto risulta che i gruppi di richiedenti più numerosi sono i siriani (132mila) e gli afghani (129mila), con il numero di domande più alto dal 2016. L'Euaa conferma le esigenze di protezione dei cittadini siriani, affermando che le restrizioni imposte alle donne afghane dai talebani equivalgono a persecuzioni. I turchi (55mila) risultano essere il terzo gruppo più numeroso, seguiti dai venezuelani (51mila) e i colombiani (43mila), che hanno entrambi presentato un numero di richieste circa tre volte superiore a quello del 2021.

A livelli inferiori, hanno presentato domande da record anche i cittadini di India (26mila), Marocco (22mila), Tunisia (21mila), Egitto (15mila) e Moldavia (8.300).

Il tasso di riconoscimento Ue è stato del 40% nel 2022, con un aumento del 5% rispetto al 2021 e il massimo degli ultimi cinque anni. Dei due richiedenti su cinque che hanno ricevuto una decisione positiva in primo grado, a circa 147mila è stato concesso lo status di rifugiato, mentre 106mila hanno ricevuto protezione sussidiaria.

I tassi di riconoscimento sono stati particolarmente elevati per siriani, bielorussi, ucraini, eritrei, yemeniti e maliani. Al contrario, sono stati relativamente bassi (cioè inferiori al 4%) per i cittadini di India, Macedonia del nord, Moldavia, Vietnam e Tunisia. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)