Ucraina, minori soli in fuga. Unicef Italia: serve un grado altissimo di attenzione
Il portavoce Andrea Iacomini: "Un milione di bambini in fuga che in tanti casi attraversano i confini da soli. Rischiano di essere vittime del traffico di organi, di prostituzione o di violenza". Accoglienza, "il sistema migliore sarà quello degli affidi temporanei quando tutto sarà regolarizzato"
Quella in Ucraina "è una crisi dei bambini. Un milione di bambini in fuga che in tanti casi attraversano i confini da soli. Li stiamo registrando perché rischiano di essere vittime del traffico di organi, di prostituzione o di violenza, rischiano di essere abusati. È fondamentale proteggerli". Lo ha detto il portavoce dell'Unicef per l'Italia, Andrea Iacomini, intervenuto al Maxxi di Roma per la presentazione della mostra "Ukraine: short stories. Contemporary artists from Ukraine", organizzata dal Maxxi insieme a Imago mundi.
"A livello mondiale - ha poi aggiunto a margine intervistato dall'agenzia Dire - i dati sul traffico di persone dicono che uno su cinque è una bambina o un bambino. Con un esodo così grande come quello che sta avvenendo in Ucraina, serve un patto già alla frontiera registrandoli e provando a ricongiungerli, cosa che facciamo in tutte le emergenze. Non possiamo perderli così. C'è una generosità pazzesca degli italiani per adottarli, ma il sistema migliore sarà quello degli affidi temporanei quando tutto sarà regolarizzato. In questa fase la parola d'ordine è protezione sia ai confini, cosa che stiamo facendo con l'Unhcr in tutti i punti in cui siamo presenti, sia all'interno dei Paesi in cui arrivano. Ma la protezione è anche per gli adolescenti, ragazze e donne che viaggiano da sole. Ci vuole un censimento, un meccanismo di protezione perché possono essere vittime della violenza di genere, come in tutti i contesti di guerra".
Secondo il portavoce Unicef Italia "un milione di bambini in fuga in una settimana richiede un grado altissimo di attenzione. Ecco perché il mio appello ai governi, alle regioni e ai comuni è avere una grande attenzione a questo fenomeno, perché sappiamo che ci sarà un proliferare di associazioni che vorranno prendere questi bambini, invece serve mettere tutto a sistema". (DIRE)