Successori degli Apostoli. Qual è la relazione tra gli Apostoli del Nuovo Testamento e i Vescovi?

La relazione tra gli Apostoli e i Vescovi nella tradizione cattolica sottolinea la continuità dell'autorità, del ministero e della dottrina nella Chiesa

Successori degli Apostoli. Qual è la relazione tra gli Apostoli del Nuovo Testamento e i Vescovi?

Nel Nuovo Testamento, gli Apostoli sono i dodici discepoli scelti personalmente da Gesù Cristo per essere i suoi testimoni speciali e portare avanti il suo insegnamento e la sua missione. Gli Apostoli erano incaricati di diffondere il Vangelo, istituire comunità cristiane e guidare la Chiesa nascente. La relazione tra gli Apostoli nel Nuovo Testamento e i Vescovi nella successiva tradizione ecclesiastica cattolica si basa sulla successione apostolica. Secondo la dottrina cattolica, gli Apostoli hanno trasferito la loro autorità e il loro ministero ai loro successori. I Vescovi sono considerati i successori degli Apostoli nella guida della Chiesa. Essi sono chiamati a presiedere e governare le comunità cristiane, custodire la dottrina e la fede, amministrare i sacramenti e promuovere l’unità nella Chiesa locale e universale. I Vescovi hanno una speciale connessione con la tradizione apostolica, essendo stati ordinati da altri Vescovi che, a loro volta, sono stati ordinati da altri Vescovi, risalendo fino agli Apostoli stessi. La continuità tra gli Apostoli e i Vescovi è considerata essenziale per garantire che l’autorità e il ministero apostolico siano conservati e trasmessi nella Chiesa. La Chiesa insegna che questa successione apostolica assicura la continuità dottrinale, sacramentale e pastorale nel corso dei secoli. Nella tradizione cattolica, il Vescovo è considerato il pastore supremo della sua diocesi e ha la responsabilità di insegnare, santificare e governare il popolo di Dio nella sua giurisdizione. Il Papa, come Vescovo di Roma, è considerato il successore di San Pietro. Questa connessione tra gli Apostoli e i Vescovi nella dottrina cattolica sottolinea l’importanza della successione apostolica e del ministero episcopale nella Chiesa cattolica come fondamenti della sua struttura e della sua autorità. Gli Apostoli ricevettero un’autorità speciale da Gesù stesso per insegnare, battezzare e guidare la Chiesa. Nel Nuovo Testamento, vediamo gli Apostoli esercitare questa autorità, prendendo decisioni importanti per la comunità cristiana primitiva (ad esempio, gli Atti degli Apostoli 15). Nel Nuovo Testamento, vediamo che gli Apostoli ordinano altri ministri per servire nella Chiesa. Ad esempio, leggiamo dell’ordinazione di Timoteo da parte di Paolo (2 Timoteo 1:6) e di Tito da parte di Paolo (Tito 1:5). Questo atto di trasferimento dell’autorità e del ministero apostolico attraverso l’ordinazione sacra è chiamato successione apostolica. Nel corso dei secoli, il ministero episcopale si è sviluppato come forma di governo ecclesiastico. I Vescovi sono considerati i successori degli Apostoli e hanno la responsabilità di guidare le comunità cristiane come pastori. La parola “vescovo” deriva dal termine greco “episkopos”, che significa “supervisore” o “guardiano”. I Vescovi hanno l’autorità di insegnare, amministrare i sacramenti e governare la Chiesa nella loro giurisdizione. Nella tradizione cattolica, i Vescovi sono uniti tra loro in comunione. Questo principio di collegialità episcopale si basa sull’idea che i Vescovi, insieme al Papa come capo visibile della Chiesa, partecipino alla responsabilità di guidare e governare la Chiesa universale. Ciò si manifesta attraverso sinodi, concili ecumenici e altre forme di collaborazione tra i Vescovi. Il Papa è considerato il punto di riferimento dell’unità della Chiesa universale. La relazione tra gli Apostoli e i Vescovi nella tradizione cattolica sottolinea la continuità dell’autorità, del ministero e della dottrina nella Chiesa. La successione apostolica e il ministero episcopale sono considerati fondamentali per mantenere la fedeltà al deposito della fede e per garantire l’unità nella Chiesa cattolica.

Paolo Morocutti

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Fonte: Sir