Sondaggio tra i circoli Noi. Al top bar e grest
Nel corso dell’assemblea territoriale, i rappresentanti dei circoli Noi di Padova hanno compilato un questionario sulle loro attività parrocchiali. Ecco la fotografia che ne emerge.
Un foglio di carta e tre domande: quello che si viene a scoprire può essere sorprendente.
Il 15 marzo scorso, durante l’assemblea per l’approvazione del bilancio del Noi territoriale di Padova, i rappresentanti dei circoli sono stati invitati a compilare una scheda indicando le attività che funzionavano meglio nei loro patronati, dove invece si riscontravano le maggiori difficoltà e che cosa ci si aspettava dall’associazione padovana per il prossimo periodo.
Sono due le realtà maggiormente indicate come fiori all’occhiello da parte dei circoli: la prima è l’apertura del bar, segno di una presenza costante, capace di garantire accoglienza ai parrocchiani di pomeriggio o di sera per dare a tutti un luogo sicuro di ritrovo e di scambio. La seconda attività, poi, per tanti circoli rappresenta l’impegno più grande e allo stesso tempo il più carico di soddisfazione di tutta l’annata: il grest, per molti giovani il punto d’accesso privilegiato alla vita del patronato. Altre attività indicate dai rappresentati dei circoli sono i doposcuola, le attività ludiche durante l’anno come la castagnata o il carnevale, il cinema per i ragazzi, il teatro e i tornei estivi di calcetto e pallavolo, i palii delle contrade, “format” sempre più diffuso in varie zone della diocesi. Alcuni circoli hanno voluto indicare però anche alcuni aspetti che non sono attività, ma atteggiamenti positivi che fanno da moltiplicatore per il “benessere” del circolo: si va dalla collaborazione tra i circoli alla buona atmosfera con le diverse componenti della parrocchia e con le istituzioni civiche.
Le criticità, invece, da alcuni vengono riscontrate nella scarsità di giovani in parrocchia e nealla difficoltà di reperire nuovi volontari, specie per il servizio di apertura del bar. Mancanza di coordinamento all’interno della parrocchia o tra i volontari di lungo corso e i nuovi arrivati, specie se giovani, sono invece elementi che ostacolano la crescita delle attività nei circoli.
Infine, le risposte alla domanda su che cosa si aspettano i circoli, in futuro, da Noi Padova, contribuisce a rivelare elementi interessanti. La richiesta maggiormente condivisa è relativa alla formazione: i circoli si aspettano più contributi per la crescita «umana, cristiana e tecnica» dei volontari, meglio se in forma gratuita. Altro tipo di formazione richiesto è sul versante amministrativo, con aiuti ai componenti dei direttivi con informazioni che vanno dagli aspetti di supporto legale e assicurativo fino alle novità del terzo settore. C’è fiducia, poi, sull’arrivo del futuro vademecum nel rapporto tra le parrocchie e i circoli. Molte delle “attese”, come si è potuto evincere, riguardano attività di formazione già in programma o in arrivo, segno che a volte ciò che manca, specie nei “nuovi arrivati”, è un quadro completo dei servizi già offerti. Tra le altre attese c’è un contributo da parte del Noi Padova a creare maggiore coordinamento tra i circoli vicini.