Solidarietà: Acli Roma e parrocchia San Bonaventura da Bagnoregio, a Torrespaccata un centro estivo per bambini ucraini e i figli di famiglie fragili
Le Acli di Roma e provincia e la parrocchia San Bonaventura da Bagnoregio con il sostegno del Cir (Consiglio italiano per i rifugiati) stanno portando avanti, presso i locali della parrocchia nel quartiere di Torrespaccata, un centro estivo dedicato in particolare ai bambini delle famiglie ucraine rifugiate a Roma e ai figli delle famiglie fragili del territorio.
Questa mattina c’è stata una visita speciale del presidente del Municipio Roma VII, Francesco Laddaga, e della presidente delle Acli di Roma, Lidia Borzì. Ad accompagnarli, il parroco di San Bonaventura, don Stefano Cascio, e Giulia Di Gregorio, responsabile area welfare delle Acli di Roma.
“È molto importante – ha sottolineato Borzì – che tutta la comunità educante sia impegnata in questo genere di attività. Come Acli di Roma ci siamo dedicati fin dal primo giorno all’accoglienza e all’assistenza del popolo ucraino, in collaborazione con il Comune e i Municipi e grazie al 5 per mille che i cittadini hanno destinato alle Acli, e questo centro estivo rientra in questo ambito d’impegno, ma anche in quello più generale che quotidianamente portiamo avanti a sostegno delle persone e delle famiglie che vivono nella nostra città in condizioni di disagio e che spesso proprio nel periodo estivo devono far fronte alle difficoltà maggiori”.
“Un sincero ringraziamento – ha detto Laddaga – alle Acli di Roma e alla parrocchia per aver messo in piedi questa rete territoriale che rappresenta un importante esempio di sostegno, accoglienza e integrazione. Il Municipio VII vuole impegnarsi per mettere a sistema tutte le iniziative volte al contrasto del disagio giovanile, quindi è molto importante portare avanti questa collaborazione e questo dialogo con le parrocchie e le associazioni del territorio, come le Acli di Roma”.
“È una grande gioia – ha aggiunto don Cascio – aver potuto accogliere nella nostra parrocchia i bambini provenienti dall’Ucraina e i figli delle famiglie fragili romane. Un grazie alle Acli di Roma per aver messo a disposizione una mediatrice culturale che sta aiutando i bambini nell’integrazione. Per tutto il territorio è un inestimabile ricchezza questa collaborazione tra realtà che si impegnano ogni giorno per il bene comune”.