Per le Figlie della Chiesa adorare è nel carisma
Nella parrocchia di Cristo Re, nella cappella di via Bonatelli, le religiose tengono vivo un luogo di vera presenza del Signore.
Percorrendo via Bonatelli sino alla fine, a ridosso della chiesa di Cristo Re, a Padova, c’è una grande porta con sopra scritto “Venite adoriamo”: è la cappella dell’Adorazione. È un’occasione che offriamo alla gente di fermarsi, di prendere fiato.
Mi viene in mente la frase in quel bell’episodio di un contadino che, alla domanda del santo curato d’Ars – «Cosa ci fa qui ogni giorno davanti al Signore in chiesa?» – risponde: «Lui mi guarda e io lo guardo». In questa sosta ci si può rinfrancare e trovare il coraggio per ripartire, come dice il Salmo 70: «Cambiando in sorgente di gioia la valle del pianto».
Noi sorelle Figlie della Chiesa, cerchiamo di tenere accesa la luce dell’adorazione, che non è uno tra i vari servizi religiosi da offrire, ma vero luogo della presenza del Signore. Dall’incontro con Lui, nella preghiera, ci sentiamo vicine alla nostra gente, fino a condividerne gioie e dolori e, in questo modo, ne comprendiamo le necessità e offriamo il nostro contributo visitando gli ammalati e gli anziani e portando Gesù nelle case.
È un dono che ci permette di pregare, di essere davanti a Lui, per pregare per il mondo, per i fratelli e le sorelle che hanno bisogno di quel pane (non materiale) ma pane che è Dio, per saziare la fame di Dio di ogni persona. L’adorazione, per la nostra congregazione, è stata voluta dalla nostra fondatrice perché facessimo due ore al giorno davanti al Santissimo. Al n. 46 delle nostre Costituzioni si legge: «Viviamo l’Adorazione Eucaristica, prolungamento del Mistero pasquale e manifestazione sacramentale della perenne intercessione di Cristo, come espressione speciale della nostra presenza della Chiesa».
suor Maria Luisa Dall’Ara
Figlie della Chiesa, Cristo Re (Pd)