Papa su diritti sociali, corridoi umanitari, migranti in Libia, disoccupazione in Europa e in Italia, qualità dell’aria, carceri in Brasile
Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.
Papa Francesco: al Pan-American Judges’ Summit, “non c’è democrazia con la fame, né sviluppo con la povertà, né giustizia nella disuguaglianza”
“Non c’è democrazia con la fame, né sviluppo con la povertà, né giustizia nella disuguaglianza”. Lo ha affermato oggi pomeriggio Papa Francesco nell’intervento con cui ha concluso il Pan-American Judges’ Summit, promosso presso la Casina Pio IV in Vaticano dalla Pontificia Accademia delle Scienze sociali sul tema “Diritti sociali e dottrina francescana”. “Un sistema politico-economico, per il suo sano sviluppo, deve garantire che la democrazia non sia solo nominale, ma possa essere incarnata in azioni concrete che garantiscano la dignità di tutti i suoi abitanti sotto la logica del bene comune, in una chiamata alla solidarietà e un’opzione preferenziale per i poveri”, ha ammonito Francesco, ricordando quanto scritto nella Laudato si’. Per il Papa, “l’ingiustizia e la mancanza di opportunità tangibili e concrete dietro a tante analisi che non riescano a mettersi nei panni dell’altro – e non dico scarpe, perché in molti casi queste persone non le hanno – è anche un modo per generare violenza: silenzioso, ma violenza alla fine”. Francesco ha espresso anche “preoccupazione per una nuova forma di intervento esogeno negli scenari politici dei Paesi attraverso l’uso improprio delle procedure legali e delle tipizzazioni giudiziarie”. Secondo il Papa, “il ‘lawfare’, oltre a mettere gravemente a rischio la democrazia nei Paesi, di solito viene utilizzata per minare i processi politici emergenti e favorire la violazione sistematica dei diritti sociali”.
Corridoi umanitari: arrivati a Roma Fiumicino 58 profughi siriani dal Libano. Marco Impagliazzo, “fare bene il bene è possibile”
“Siete arrivati in Italia e trovate ad accogliervi un Paese unito. I corridoi umanitari sono il segno di un’Italia unita attorno a voi e mostrano la grande tradizione umanistica, civile e cristiana del nostro popolo”. Con queste parole unite all’augurio di “Eid Mubarak” ai musulmani che oggi festeggiano la fine del mese sacro del Ramadan, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, ha dato il benvenuto ai 58 profughi siriani arrivati a Roma con un volo dal Libano, grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola Valdese, in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Con loro sono oltre 2.500 le persone fino ad oggi accolte e integrate in Europa con questo progetto. Il gruppo giunto questa mattina è composto da tantissimi bambini. Le loro famiglie sono originarie di Aleppo, Damasco e Homs (è presente anche un iracheno) ed hanno trascorso gli ultimi anni nei campi profughi in Libano.
Libia: Msf, “5.800 migranti e rifugiati in condizioni disumane. Evacuazione umanitaria immediata e chiusura dei centri di detenzione”
Sono 5.800 i migranti e rifugiati intrappolati nei centri di detenzione in Libia lungo la linea del fronte. Medici senza frontiere, in una conferenza stampa oggi a Roma con la presenza dei capimissione Sam Turner e Julien Raickman, che operano a Tripoli, Misurata e Khoms, ha lanciato un appello “all’evacuazione umanitaria immediata per donne, uomini e bambini rinchiusi nei centri di detenzione lungo la linea del fronte” dopo aver incontrato alcuni rappresentanti delle istituzioni italiane. “Riconosciamo gli sforzi di alcuni governi europei, tra cui l’Italia, ma solo 300 persone sono state evacuate finora, mentre nello stesso periodo altre 1.200 persone sono state intercettate in mare dalla guardia costiera libica e riportate negli stessi centri”, ha detto Sam Turner. I due operatori umanitari hanno descritto la drammatica situazione nei centri che visitano periodicamente: “Cibo poco e di scarsa qualità, livelli altissimi di malnutrizione peggiorati dal conflitto, spazio ristrettissimo, finestre chiuse con mattoni. Le persone rimangono rinchiuse per mesi, in condizioni igieniche terribili”. “Il rischio per la salute mentale e che si ammalino di tubercolosi e di altre malattie è altissimo – ha aggiunto Julien Raickman -. Da settembre ad oggi nei centri sulle montagne occidentali sono morte 20 persone di Tbc. Le donne partoriscono e sono forzate a restare lì dentro con i neonati. È una sofferenza umana troppo alta”. Marco Bertotto, responsabile advocacy di Msf, ha denunciato “le politiche strutturali messe in piedi in questi anni” che producono un “effetto domino” nei reinsediamenti verso i Paesi di origine che non funzionano abbastanza e nei salvataggi in mare.
Lavoro: Eurostat, disoccupati ai minimi storici nell’Ue. Ma ci sono ancora 15 milioni di persone senza impiego. Problemi per Grecia, Spagna e Italia
(Bruxelles) Repubblica Ceca, Germania e Paesi Bassi – in questo ordine – hanno ridotto all’osso la disoccupazione. Sul fronte opposto le maglie nere del mercato del lavoro spettano ancora una volta a Grecia, Spagna e Italia. La conferma viene da Eurostat, che ha diffuso oggi i dati sulla disoccupazione in Europa. “Nell’area dell’euro”, cioè nei 19 Paesi che adottano la moneta unica, “il tasso di disoccupazione destagionalizzato è stato del 7,6% nell’aprile 2019, in calo dal 7,7% registrato nel marzo 2019 e dall’8,4% di aprile 2018”. Si tratta, afferma una nota esplicativa di Eurostat, “del tasso più basso registrato nell’area dell’euro dall’agosto 2008”. Nell’Ue28, invece, il tasso di disoccupazione “si è attestato al 6,4% nell’aprile 2019, invariato rispetto a marzo 2019 e in calo dal 7,0% nell’aprile 2018”. È il tasso più basso verificatosi dal gennaio 2000. Secondo Eurostat, nell’aprile 2019, nell’Ue28 i disoccupati totali sono 15 milioni e 802mila (12 milioni e mezzo nell’area dell’euro). Rispetto a marzo 2019, il numero di disoccupati è diminuito di 108mila unità su scala Ue.
Lavoro: Istat, ad aprile occupazione stabile rispetto a marzo (58,8%). Disoccupazione al 10,2%, ma i 15-24enni disoccupati salgono al 31,4%
“Dopo il consistente aumento di occupazione registrato a marzo, ad aprile 2019 la stima degli occupati risulta sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente; anche il tasso di occupazione rimane invariato al 58,8%”. Lo ha comunicato oggi l’Istat, diffondendo i dati provvisori su “Occupati e disoccupati” ad aprile 2019. La sostanziale stabilità dell’occupazione è sintesi di un calo tra i 15-34enni (-52mila) e un aumento nelle altre classi di età, concentrato prevalentemente tra gli ultracinquantenni (+46mila). Si registra una lieve crescita dei dipendenti sia permanenti sia a termine (+11mila per entrambe le componenti), compensata da una diminuzione degli indipendenti (-24mila). Ad aprile anche il tasso di disoccupazione è risultato stabile (al 10,2%). In aumento quello dei 15-24enni, che è salito di 0,8 punti percentuali, attestandosi al 31,4%. Su base annua l’occupazione mostra una lieve crescita (+0,2%, pari a +56mila unità). “Segnali positivi – spiega l’Istat – si registrano per le donne, i 15-24enni (+39mila) e gli ultracinquantenni (+232mila), compensati da un calo per gli uomini e le fasce di età centrali”. Nei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna a un calo dei disoccupati (-7,1%, pari a -203mila unità) e a un lieve aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,1%, +17mila).
Inquinamento: firmato a Torino protocollo per il controllo della qualità dell’aria. Programma nazionale da 400 milioni l’anno
L’istituzione di un Fondo per finanziare un Programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico con una dote fino a 400 milioni di euro all’anno, sei mesi di tempo per una neo costituita Unità di coordinamento che dovrà tirar fuori misure operative concrete, un Piano d’azione di due anni e cinque ambiti di intervento. È la sintesi del protocollo “Aria pulita” sottoscritto oggi a Torino dalla Presidenza del Consiglio, sei ministeri, Regioni e Province autonome. Tutto nell’ambito del “Clean Air Dialogue”, un appuntamento internazionale che raccoglie, nel capoluogo piemontese, oggi e domani attorno al tema dell’inquinamento dell’aria le istituzioni locali e nazionali insieme al commissario europeo all’Ambiente, Karmenu Vella. Obiettivo dell’incontro è quello, spiega una nota del ministero dell’Ambiente, “di condividere e promuovere le misure più efficaci e le migliori pratiche, presentare i progressi raggiunti, promuovere le sinergie tra le politiche sulla qualità dell’aria, sul clima, sull’energia, sui trasporti, sull’agricoltura e sulla sanità pubblica”. Le misure del protocollo riguardano i tre settori maggiormente responsabili dell’inquinamento: trasporti, agricoltura e riscaldamento domestico a biomassa.
Brasile: massacri in quattro carceri del Nord. Suor Pfaller (Pastorale carceraria) al Sir, “luoghi infernali, nessun rispetto per i diritti umani”
“I presidi carcerari brasiliani sono veri e propri luoghi infernali. Luoghi violenti, sporchi, affollati, nei quali l’unica attitudine è la repressione. Luoghi dove a essere penalizzati sono soprattutto le persone povere e di colore”. L’accusa, rivolta attraverso il Sir, è di suor Petra Silvia Pfaller, coordinatrice nazionale della Pastorale carceraria brasiliana, al termine di una delle settimane più drammatiche per le carceri brasiliane, in seguito agli scontri che hanno provocato la morte di 57 detenuti in quattro distinti istituti penali nello Stato di Amazonas. “La situazione delle carceri – prosegue la religiosa – è precaria in tutto il Paese, ma è particolarmente grave nel Nord, soprattutto nello Stato di Amazonas, dove gran parte delle carceri è privatizzata”. Di conseguenza, l’attenzione di chi gestisce queste carceri è di guadagnare e di limitare al massimo le spese, con l’assenza di progetti di reinserimento. Il risultato è quello di “carceri violente, con frequenti scontri, come quelli accaduti in questi giorni, ma non è certo la prima volta. La Pastorale carceraria cerca di intervenire e anche in questi giorni sta appoggiando e accompagnando i familiari dei detenuti e in particolare delle vittime”.