Padre Carlassare. L'unità pastorale di Piovene martedì 27 sera si riunisce in preghiera
Dopo l'attentato una veglia di preghiera organizzata alle 20 di martedì 27 aprile. Verrà ricordata anche Nadia De Munari, volontaria dell'Operazione Mato Grosso uccisa in Perù, la cui famiglia vive in parte al Grumello.
La notizia dell'attentato a padre Carlassare ha scosso profondamente anche le comunità in cui il giovane vescovo comboniano è cresciuto, in particolare quelle dell'unità pastorale di Piovene, Rocchette e Grumello.
«Da questa mattina presto in paese non si parla d'altro - racconta il parroco, don Romeo Presa – È un fatto che sconcerta e ci getta nello sconforto: qui l'attesa era grande per il 23 maggio, giorno in cui padre Christian avrebbe dovuto essere consacrato vescovo».
L'ultima visita a Piovene del missionario comboniano, eletto vescovo della diocesi di Rumbeck nel Sud Sudan lo scorso mese, risale a tre anni fa. Il periodo di riposo previsto per il 2020 è saltato a causa della pandemia da Covid-19. Per questo la gente non vedeva l'ora di festeggiare il "proprio" vescovo. Poi la notizia che dall'alba di oggi si rincorre sui media internazionali.
«Ci stringiamo nella preghiera accanto a padre Christian», continua don Presa. Così domani sera, martedì 27 aprile, alle 20 nella chiesa di Santo Stefano, l'unità pastorale si riunirà in preghiera anche per Nadia De Munari, volontaria dell'Operazione Mato Grosso originaria di Schio barbaramente uccisa sabato scorso a Nuevo Chimbote in Perù, la cui famiglia vive in parte al Grumello.