Ore di permesso donate ai colleghi: nasce la "banca del tempo solidale"
Dall'assistenza a familiari al volontariato: chi ha esaurito ferie e permessi, in caso di situazioni gravi o attività di rilievo sociale, potrà attingere alla "banca", alimentata da donazioni. L'accordo sindacale, che istituisce la nuova tipologia di permesso, riguarda i lavoratori delle banche di credito cooperativo e casse rurali
ROMA - I lavoratori, che hanno esaurito ferie e permessi, ma che devono affrontare gravi e documentate situazioni personali e familiari o svolgere attività di rilevo sociale, potranno attingere alla “Banca del tempo solidale”. Una nuova tipologia di permesso retribuito, che è frutto dell’accordo sindacale sottoscritto tra Federcasse e le Segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali di categoria Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Sincra Ugl Credito, Uilca. L’intesa istituisce l’istituto presso le BCC, Casse Rurali, Casse Raiffeisen (in base all’art. 15 del contratto collettivo di lavoro per i dipendenti del Credito Cooperativo firmato lo scorso 9 gennaio) e “rientra nelle prime attività di implementazione, confronto e verifica che le parti avevano programmato per calibrare al meglio istituti e portata dell’accordo di rinnovo”.
La “Banca del tempo solidale” viene alimentata da una donazione, volontaria e a titolo gratuito, da parte dei dipendenti della stessa banca, di giornate/ore tratte dalla dotazione individuale di ferie e permessi. La “donazione” avviene senza pregiudizio per il diritto al riposo settimanale ed al periodo minimo annuale di ferie. Un accordo definito “innovativo per il sistema del Credito Cooperativo” che, a titolo sperimentale, avrà validità fino al dicembre 2020. Si potrà attingere alla “banca del tempo solidale” per l’assistenza a familiari in caso di grave infermità o per situazioni particolarmente gravose come tossicodipendenza, bulimia e anoressia, bullismo, disturbi apprendimento; danni da calamità naturali; attività di volontariato sociale, ambientale e civile; di assistenza e soccorso.
Per Federcasse l’accordo è stato sottoscritto dal Vice Presidente Matteo Spanò. “Questa intesa, nel solco delle innovazioni non solo formali avviate nel sistema della contrattazione collettiva della nostra categoria – sottolinea - vuole venire incontro a situazioni di disagio familiare dettate dalle nuove emergenze sociali, come anche favorire quei lavoratori che svolgono attività di volontariato in caso di calamità naturali e che operano al servizio delle comunità”. “Donare il proprio tempo - ha aggiunto - è di per sé un elemento di forte coesione sociale. Nel solco di quella economia civile i cui caratteri sono nel dna del Credito Cooperativo, che intende promuovere la dimensione generativa della “cura” delle persone, l’attenzione alle fragilità, la partecipazione attiva innescando processi di fiducia a beneficio dei territori”.