Minori e fase 2, “si punti sull’outdoor education per la fascia 0-6”
Il Consiglio comunale approva un odg riguardo la richiesta di progettazione graduale di attività educative in aree esterne rivolte alla fascia 0-6. La consigliera Guidone: “La riapertura degli spazi verdi sia affiancata a un’offerta educativa qualificata”
Il Consiglio comunale ha approvato, con 26 voti favorevoli e 6 astenuti, l’ordine del giorno presentato a inizio seduta dalla consigliera in quota Pd Luisa Guidone riguardo la richiesta di progettazione graduale di attività educative in aree esterne rivolte alla fascia 0-6 anni. Con il nuovo dpcm, infatti, resta un grande punto interrogativo sulla questione minori-istruzione, a maggior ragione alla luce della ripartenza – seppure parziale – delle attività calendarizzata per lunedì 4 maggio. “Il tema è urgente – ha esordito Guidone –. Si tratta della centralità dell’infanzia in tempo di pandemia, centralità politica e istituzionale che non sempre purtroppo abbiamo visto caratterizzare questi ormai due mesi. Il Premier Conte ha annunciato la riapertura dei parchi dalla settimana prossima e noi vogliamo lanciare un messaggio molto chiaro rispetto al fatto che, seppur in un contesto di controllo e di contingentamento degli accessi, noi vogliamo che i bambini e le famiglie abbiano la priorità nel godere di questa aree verdi”.
Guidone parla di riappropriazione dello spazio pubblico e dello spazio verde, ma chiede sia “una riappropriazione qualificata da attuare attraverso il coinvolgimento di personale educativo in grado di garantire un valore educativo alle attività di bambini e famiglie, attingendo anche all’outdoor education, al fine di dare continuità alla crescita e allo sviluppo psico fisico, motorio ed emotivo dei nostri bambini. La riapertura degli spazi pubblici in sicurezza disposta dal Governo sarà una sfida importante che chiediamo al Comune di affrontare in tempi brevi garantendo quindi rispetto della salute pubblica, massima sicurezza, priorità alle fasce 0-3 e 3-6 e offerta educativa qualificata. Questo lo interpretiamo come un primo step di una programmazione modulare che, partendo da questo modulo base, possa via via già studiare e prevedere le possibili evoluzioni di queste attività arrivando pronti all’appuntamento con la riapertura dei servizi o dei centri estivi quando questo sarà consentito”.
Tre sono i punti sui quali Guidone e gli altri firmatari invitano sindaco e giunta a ragionare, a partire dall’attuazione, adeguatamente programmata, delle misure via via introdotte da Governo e Regione, garantendo in primis la sicurezza sanitaria di bimbi, lavoratori e genitori, “e la tutela dell'infanzia anche tramite l’indispensabile ripresa di un sano sviluppo psico-fisico, cognitivo ed emozionale dei più piccoli e di attività educative soprattutto all’aperto”. Ancora, si chiede di “progettare fin da subito, compatibilmente con la conoscenza degli elementi indispensabili, un programma modulare che, partendo dall’organizzazione di momenti e spazi rivolti alla fasce 0-3 e 3-6 anni e valorizzando gli spazi aperti, possa gradualmente accompagnare le famiglie nel percorso di riappropriazione in estrema sicurezza dello spazio pubblico guidato e incanalato all’interno di un pensiero educativo”. Terzo punto, l’invito è quello di puntare su un progetto socioeducativo fondato anche sull’outdoor education, “attraverso un’analisi e un approccio multidisciplinare che coinvolga l’amministrazione a 360 gradi a partire dalla consapevolezza del bilanciamento tra lo sforzo organizzativo richiesto e il numero di bambini ai quali tale progettazione potrà essere rivolta nelle varie fasi, insieme alla consapevolezza della necessità di ricominciare ad assicurare alle famiglie e ai minori la possibilità di fruire di opportunità educative all’esterno”.
Ambra Notari