Marcinelle: Mattarella, “il sacrificio di chi ha perso la vita sul luogo di lavoro merita il profondo rispetto dell’Italia intera”
“Nel giorno che sessantaquattro anni fa a Marcinelle vide scomparire 262 minatori, tra cui 136 italiani, facciamo memoria del sacrificio sul lavoro di tanti nostri connazionali emigrati. La giornata a loro dedicata acquista un altissimo valore: innumerevoli cittadini italiani – in circostanze spesso eccezionalmente complesse e rischiose – hanno dato prova di abnegazione e di impegno nell’adempimento dei propri compiti professionali, in Patria e all’estero”.
Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato in occasione del 64° anniversario della tragedia di Marcinelle.
“Se avvertiamo con particolare intensità il ricordo di quanto accadde al Bois du Cazier è anche perché negli ultimi mesi l’emergenza sanitaria ci ha rafforzato la comprensione delle espressioni ‘sacrificio’ e ‘sicurezza sul lavoro”, evidenzia il capo dello Stato, per il quale “la ricerca di un futuro migliore è il messaggio che la tragedia di Marcinelle incarna. Una ricerca che non può prescindere dalla piena realizzazione del diritto al lavoro in ogni sua sfaccettatura: dalle possibilità di studio e di formazione alle pari opportunità; dalla salvaguardia della salute all’accesso ad ammortizzatori sociali sempre più efficaci, al livello nazionale ed europeo”.
Rinnovando “la più sentita vicinanza della Repubblica ai familiari di quanti hanno perso la vita sul luogo di lavoro”, Mattarella, “accanto ai minatori scomparsi 64 anni orsono”, dedica “un pensiero particolare ai moltissimi operatori sanitari deceduti negli ultimi mesi mentre prestavano cure mediche e assistenza ai contagiati dal Covid-19”. E conclude: “Oggi, come allora, il sacrificio di questi lavoratori merita il profondo rispetto dell’Italia intera”.