Le luci della libertà
Venerdì si accendono negli Usa contro i “campi di concentramento” del presidente Trump
Una veglia a El Paso in Texas, a Homestead in Florida, a Foley Square di New York, davanti al Congresso a Washington. E in ogni angolo degli Stati Uniti.
Venerdì sarà “Lights for Liberty”: a lume di candela per porre fine ai campi di concentramento umani. L’America di nuovo in piedi, in nome dei versi di Emma Lazarus incisi nella statua che simboleggia la libertà di una nazione nata e cresciuta con gli starnieri: «Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare libere, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata».
Il 12 luglio s’illuminerà prima l’America del suo presidente. E farà piena luce sui diritti, sulla solidarietà e sull’umanità. Come afferma Elizabeth Cronise McLaughlin, avvocato e co-fondatrice del comitato organizzatore: «Le politiche di immigrazione e i campi di detenzione dell’Amministrazione Trump incontrano la definizione delle Nazioni Unite di genocidio e crimini contro l’umanità».