Grazie ai fedeli servitori. Nella solennità di san Prosdocimo, il 7 novembre, il grazie speciale della Chiesa e del vescovo Claudio

Nella solennità di san Prosdocimo il vescovo dice il suo grazie, e quello della Chiesa, a un gruppo di persone che si sono messe a servizio con umiltà

Grazie ai fedeli servitori. Nella solennità di san Prosdocimo, il 7 novembre, il grazie speciale della Chiesa e del vescovo Claudio

Continua a crescere l’Albo dei Fedeli servitori della Diocesi di Padova, istituito nel 2020, per volontà del vescovo Claudio, quale segno di visibile ringraziamento verso chi, per decenni – a volte più di cinquant’anni – nell’umiltà e spesso nel nascondimento ha dato anima e cuore per il bene delle comunità parrocchiali e della Chiesa diocesana. La cerimonia per la nuova “classe” dell’Albo si terrà martedì 7 novembre – solennità di san Prosdocimo vescovo, patrono della Diocesi – nella basilica di Santa Giustina alla messa delle 18.30. La celebrazione, presieduta dal vescovo Claudio, vedrà la partecipazione dei vicari episcopali, della comunità benedettina di Santa Giustina, dei diaconi permanenti di tutta la Diocesi. I segni tangibili della riconoscenza della Chiesa diocesana a queste donne e a questi uomini, una pergamena e una medaglia con le immagini di san Prosdocimo e santa Giustina, verranno consegnati a 27 persone, che si aggiungono alle 98 dei tre anni precedenti. L’iter per questo riconoscimento è ben codificato: i parroci, in accordo con i consigli pastorali, hanno tempo fino al 18 giugno di ogni anno, giorno della memoria liturgica di san Gregorio Barbarigo, per far pervenire con una lettera al vescovo le loro segnalazioni, che riguardano per lo più persone che si apprestano alla conclusione del loro servizio dopo molti decenni.

«L’idea dell’Albo – spiega don Ruggero Toldo, che “se ne prende cura” insieme a don Francesco Buson – è importante perché valorizza quel servizio esteso e sostanziale nella Chiesa che tiene in piedi le comunità. Queste persone sono meravigliose, non si mettono in mostra, non cercano riconoscimenti o ringraziamenti, ma nell’ombra sono pronti ai servizi più disparati, da quelli più umili fino alla formazione, all’evangelizzazione, l’amministrazione e alla custodia dei beni». Nell’albo figurano persone dalla vasta cultura che non hanno avuto paura di “sporcarsi le mani” con servizi quotidiani e persone dall’indole semplice la cui sapientia cordis, però, ha trasformato in confidenti indispensabili per i parroci. Un’occasione, questa dell’Albo, anche per ridare dignità a parole apparentemente passate di moda come “servitore”. «Servitore è una parola evangelica – precisa don Toldo – si riferisce a chi esercita un servizio. Fedeltà è il valore aggiunto. È segno di una dedizione continua e amorosa, che fa bene alla Chiesa e alla comunità. Non è importante solo il servizio concreto, ma anche l’atteggiamento, che offre l’immagine di una Chiesa viva e attiva, una Chiesa umana, aperta a tutti i suoi componenti, capace di valorizzare i carismi di ciascun membro». La modalità di segnalazione voluta dal vescovo Claudio – che passa necessariamente dalla condivisione del parroco con i consigli parrocchiali: pastorale e per la gestione economica – è anche occasione per la comunità di guardare dentro se stessa. «In genere quando queste persone vengono identificate, tutta la comunità è contenta perché si sente riconosciuta in loro. Non è un caso se lo scopo dell’Albo sia anche quello di far suscitare vocazioni al servizio per il bene della comunità, mostrando i frutti che è capace di produrre la generosità delle persone anche per periodi lunghissimi». L’appuntamento di ogni 7 novembre è poi segno concreto di legame a tutta la comunità diocesana, «un momento molto indovinato – conclude don Toldo – per esprimere riconoscenza a chi dà segno di voler bene alla Chiesa e ai suoi pastori».

Appuntamento il 7 novembre alle 18.30 Santa Giustina
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È nel giorno della solennità di san Prosdocimo – primo vescovo e patrono della Diocesi di Padova – che da tre anni la Chiesa padovana manifesta la sua gratitudine verso i “fedeli servitori”, contraddistintisi per decenni di umile impegno nelle parrocchie. Il riconoscimento verrà consegnato il 7 novembre, alle 18.30, nella messa presieduta dal vescovo Claudio in Santa Giustina.

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