Ex malo bonum? Una citazione che suggerisce una direzione anche alla politica
Ci saranno conferme in tempi brevi e si capirà se citare Sant’ Agostino ha avuto un senso.
“Ex malo bonum”: commentando i passi del presidente della Repubblica per uscire dalla crisi di governo c’è chi ha citato il pensiero di sant’Agostino. “Dal male viene il bene” é una citazione che se da un lato risponde al linguaggio dei tweet, dall’altro esige un approfondimento per evitare una riduzione o una distorsione.
La citazione non dice di assistere rassegnati all’opera del male in attesa che un giorno finisca la sua corsa e improvvisamente appaia il bene.
Dice che bisogna guardare in faccia al male e smascherarlo, dice che occorre assumere responsabilità e avere competenza per correggerlo, combatterlo e vincerlo senza usare le sue armi. Dice che l’uomo non può da solo portare a compimento quest’opera.
Si giunge così ai bordi della coscienza dove una voce dice a ogni uomo di fare il bene e di evitare il male.
Declinare questo percorso interiore con la politica non è affatto semplice, a molti appare un pio esercizio che non produce risultati concreti.
Eppure, come nella storia diversi politici hanno testimoniato, occorre avere il coraggio di compierlo perché, nel caso specifico, l’“ex malo bonum” sia anche il punto di partenza di “un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica” come ha richiesto Sergio Mattarella.
Ci saranno conferme in tempi brevi e si capirà se citare Sant’ Agostino ha avuto un senso. Si capirà se imprevisti cambiamenti di atteggiamenti, di linguaggi e di scelte sono il frutto di un leale ripensamento.
Questa verifica sarà anche compito di un popolo la cui coscienza è stata scossa dall’epidemia, dalla povertà, dalla violazione dei diritti umani, dallo sfruttamento delle risorse naturali, dalla menzogna assunta come forza del potere.
Si risveglierà questa coscienza? Si aprirà al bene comune oppure sarà ancora imprigionata in quel “prima noi” che, perfino nel tempo del Covid-19, esclude “gli altri” dalla giustizia e dalla dignità?
Si continuerà a dire, cristiani compresi, che “la fraternità e l’amicizia sociale” sono parole belle di un Papa ma intraducibili nella politica e nell’economia?
Le risposte non mancheranno se nella citazione agostiniana si saprà cogliere il forte invito alla conversione.
Il governo che verrà potrà rispondere se avrà accanto un popolo, che, superate la delusione e l’umiliazione per una politica tarlata, saprà discernere e decidere con strumenti e in luoghi adeguati la direzione da dare alla storia. I punti di riferimento per questo percorso non mancano. La cattiva politica è avvertita.