Don Gianfranco Ambrosini ha concluso il suo pellegrinaggio terreno
Si è spento il 13 febbraio don Gianfranco Ambrosini, nato il 2 aprile 1931 ad Ardenno. Prete dal 12 luglio 1959, è stato parroco al Sacro Cuore ad Abano Terme, a Santa Caterina di Lusiana e a Centrale. Dal settembre 2010 era assistente spirituale all'OIC di Thiene.
L’infanzia e la fanciullezza di don Gianfranco, morto il 13 febbraio scorso, sono state segnate dalla privazione, dalla sofferenza, addirittura da situazioni tragiche. Egli era nato ad Ardenno, in Valtellina, il giovedì santo 2 aprile 1931. La famiglia, che proveniva da Cesuna e si era trasferita cercando lavoro, fu segnata ben presto da una sequenza impressionante di disavventure: nel 1929 la morte di due sorelline per il grande freddo; nel 1942 la morte del papà, seguita da quella di un altro fratellino.
Si aprì per Gianfranco la strada del Collegio: fu accolto da don Calabria a Costozza, poi a Maguzzano e Verona. Don Calabria incoraggiò il giovane, quando gli manifestò il desiderio di farsi prete nella sua diocesi di origine.
Entrò nel Seminario di Padova nel 1954 e fu ordinato prete il 12 luglio 1959. Venne inviato subito al Collegio Dolomiti San Pio X di Borca. Nel 1961 fu Cooperatore a Lozzo Atestino, nel 1963 a Pontelongo. Dopo qualche mese passato nel 1964 presso la parrocchia romana di San Gregorio Barbarigo, venne poi mandato al Sacro Cuore ad Abano Terme. Seguirono nove anni trascorsi come parroco a Santa Caterina di Lusiana e nel 1978 passò a Centrale rimanendovi fino a marzo del 2010. Con quella comunità spese il meglio delle sue energie, della sua intraprendenza pastorale ed anche della sua sensibilità artistica nel decoro della Chiesa. Oltre alla pastorale ordinaria, curata sempre con passione e sollecitudine pastorale, ebbe modo di realizzare anche alcune iniziative materiali, come lo splendido restauro della canonica. Il rapporto di don Gianfranco con la sua gente conobbe momenti sereni e felici e fu anche segnato da qualche difficoltà di relazione, ma la sincerità, la serietà e l’entusiasmo della adesione al suo servizio di prete fu sempre fuori discussione. E lo manifestò in modo evidente quando si trattò di lasciare la responsabilità del ministero di parroco: si adoperò per avere subito un incarico pastorale, diverso, ma autenticamente connotato come servizio sacerdotale. E lo ebbe, come Assistente Spirituale presso l’OIC di Thiene, dal settembre 2010, contento di lavorare tra gli anziani. A seguito di un malore improvviso, ha trovato la morte all’ospedale di Santorso.
Il funerale viene celebrato sabato 16 febbraio a Centrale. La salma viene poi tumulata a Cesuna.
Don Gianfranco amava esprimersi attraverso dei versi in poesia. Eccone uno di significativo:
«Verrà la morte/e mi partorirà/ a vita nuova/ in seno a Dio/ nella Trinità.
Natale che attendo,/Natale che bramo!».