Disabilità. Ristoranti inclusivi, ecco 7 consigli per gli operatori del settore
Organizzare gli spazi e la presentazione dei cibi in modo adatto anche a clienti con disabilità motoria o intellettiva, formare il personale perché sappia accogliere tutti, offrire tirocini formativi a persone con disabilità intellettiva: sono alcuni dei suggerimenti di TheFork e Valuable Networ kper rendere un ristorante aperto a tutti
ROMA – Buono e aperto a tutti: è questo l'ideale del ristorante “inclusivo”, in cui anche le persone con disabilità possano entrare facilmente non solo come clienti, ma anche come lavoratori. TheFork,il software di ricerca e prenotazione di ristoranti, ha ideato un breve vademecum, insieme al progetto europeo “Valuable Network”, promosso da AIPD con l'obiettivo di implementare la rete di aziende solidali. Sette consigli semplici e pratici per i ristoratori, affinché sappiano fare dell'accoglienza e dell'accessibilità per tutti la loro “ricetta vincente”.
“Negli ultimi anni è cresciuto il numero delle persone con disabilità che, grazie a una maggiore aspettativa di vita e all’aumento dei loro livelli di autonomia, frequentano luoghi pubblici da soli o con amici - spiega Anna Contardi, coordinatrice nazionale di AIPD, capofila del progetto - Sono anche aumentate le persone con disabilità intellettiva inserite positivamente al lavoro. Molte indagini hanno dimostrato che, se inserite correttamente, possono esprimere un buon livello di produttività – lavoratori tra gli altri lavoratori - e la loro presenza migliora spesso la qualità delle relazioni sul posto di lavoro e il giudizio dei clienti sul locale. Ecco perché TheFork e Valuable Network hanno deciso di darvi alcuni consigli per accogliere al meglio tutti i tuoi clienti”.
Il primo consiglio è quello di organizzare “gli spazi nel tuo locale e la presentazione dei cibi sul menu in modo che sia facile capire come orientarsi e cosa ordinare anche da parte di una persona con disabilità intellettiva. Ad esempio, utilizza immagini sul menu ed esplicita eventuali costi aggiuntivi in modo chiaro. Rendi evidenti i cibi che possono essere fonte di intolleranza o allergie (usa il simbolo per i cibi per celiaci, ad esempio)”. Secondo, “nella formazione del tuo personale, dedica un po’ di tempo al tema dell’accoglienza di 'clienti speciali', ad esempio spiegando come rivolgersi ad un adulto con disabilità intellettiva parlando in modo semplice, ma senza 'infantilizzarlo' o escluderlo, o di come ci si può rivolgere a una persona con problemi di udito parlando in modo chiaro e guardandola in viso. Molte associazioni di persone con disabilità possono offrirti materiale per questo”. Il terzo consiglio è quello di “conservare le informazioni sui tuoi clienti su 'TheFork Manager', al fine di migliorare il servizio”.
Il quarto consiglio riguarda la possibilità di guardare alle perone con disabilità non solo come clienti, ma anche come lavoratori: “In Italia ci sono già molte esperienze di persone con disabilità intellettiva che lavorano nella ristorazione. Offri la possibilità di fare tirocini formativi nel tuo locale a queste persone o assumi un lavoratore con queste caratteristiche”. Tirocini, ma anche vere e proprie assunzioni: “La legislazione italiana offre incentivi alle aziende che assumono persone con disabilità intellettiva siano esse aziende obbligate a farlo o no, con sgravi fiscali fino al 70% del salario per 5 anni nel caso di contratti a tempo indeterminato e un anno, per i contratti a termine. Ci sono associazioni, enti di formazione professionale, servizi e cooperative che possono aiutarti ad organizzare un’esperienza del genere aiutandoti nella selezione dei candidati e accompagnandoti nella formazione. Puoi trovare i loro riferimenti presso le Asl, i servizi per l’impiego e su internet”. E poi c'è “Valueable”, il “marchio europeo che contraddistingue le aziende dell’ospitalità e della ristorazione che si impegnano nella promozione dell’inclusione lavorativa delle persone con sindrome di Down o altre disabilità intellettive. Sul sito puoi trovare strumenti per la formazione del tuo staff , indicazioni e contatti utili per inserire una persona nella tua azienda”.
L'ultimo consiglio è il confronto “con altri imprenditori che hanno già inserito lavoratori con disabilità”. A tal proposito, TheFork e Valueable mettono a disposizione un video, con alcune testimonianze.