Confesercenti: "Calati in tre anni del 54% gli atti criminosi tra Padova e Provincia"
"Purtroppo, in alcune aree, il senso di sicurezza dei nostri commercianti continua a non essere percepito - spiega il presidente di Confesercenti del Veneto Centrale - L’analisi degli ultimi 3 anni indica una inversione di tendenza rispetto al periodo 2006 -2014 dove gli atti criminosi segnalati erano in costante crescita.
"Anche per quanto riguarda la città di Padova - aggiunge il presidente di Confesercenti del Veneto Centrale - i dati dell’osservatorio indicano una costante decrescita degli atti criminosi contro negozi, bar, ristoranti ed attività di servizio alla persona".
"Nonostante questo continua a sentirsi la sensazione di insicurezza da parte dei commercianti, soprattutto in certe aree.
Spesso questa insicurezza è dovuta alla mancanza della certezza della pena. Alcuni episodi sia a livello nazionale ma anche nella nostra provincia da parte di commercianti che si sono difesi alla rapina e che per questo sono stati condannati (eccesso di difesa) incidono in modo notevole su questa sensazione.
In molti soci la risposta è “tanto non gli fanno nulla”. Occorre una modifica della legislazione attuale per giungere alla certezza della pena per i criminali che attentano alle nostre attività commerciali, continua il Presidente Rossi.
Il dato positivo della diminuzione del numero di atti criminosi è il frutto del lavoro condotto con impegno e dedizione dalle Forze dell’Ordine, dalla Polizia Locale e dalle amministrazioni del territorio, non può essere vanificato dalla mancanza di pene certe.
L’impegno nella prevenzione portato avanti dalle forze dell’ordine è palese, ed è un impegno che pur dimostrandosi all’altezza della minaccia, non deve diminuire. Solo attraverso la costante e continua attenzione sul fenomeno della micro criminalità diffusa, può essere contenuto.
Ancora una volta, conclude Rossi, mi sento di raccomandare ai nostri associati l’adozione di misure di prevenzione (sistemi di sicurezza, video sorveglianza, allarmi, porte e finestre allarmate, accordi con istituti di vigilanza ecc.) il tutto collegato direttamente con le forze dell’ordine".
Fonte: Confesercenti del Veneto Centrale